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Salta il tetto Isee di 25.000€ per il Superbonus. Cambia anche il Bonus facciate. Cosa sta succedendo:

Pubblicato: 10/12/2021 10:53

La nuova “versione” del Superbonus 110% dovrebbe presentare numerosi vincoli aggiuntivi rispetto a quella già a disposizione dei contribuenti, perciò il Governo sarebbe al lavoro per ridefinire questa agevolazione nella Legge di Bilancio 2022. In particolare, uno dei punti più urgenti da affrontare è il tetto Isee di 25.000€.

Superbonus 110%, cosa succederà al tetto Isee di 25.000€ per le villette

La riunione di maggioranza del Governo sarebbe attesa già oggi, giovedì 9 dicembre, per raggiungere un accordo sui vincoli relativi al Superbonus 110% in Legge di Bilancio. Le forze politiche sarebbero concordi per l’eliminazione del tetto Isee di 25.000€ così da consentire gli interventi di efficientamento energetico o di messa in sicurezza delle unità unifamiliari, cioè le villette. Tra le ipotesi in campo potrebbe esserci anche una rimodulazione del tetto Isee, che potrebbe salire a 40.000€, oppure l’estensione senza tetto Isee da giugno 2022 fino alla fine dell’anno, con la previsione di un solo stato di avanzamento al 30% e non al 60% entro il 30 giugno 2022. In base a quest’ultima proposta potrebbero venire meno anche il limite della prima casa e la data di rilascio della Certificazione di inizio lavori asseverata.

Bonus edilizi e Legge di Bilancio, quali sono le proposte delle forze politiche

Al centro dell’accordo non vi sarebbe soltanto il Superbonus 110% ma anche il bonus facciate che dovrebbe passare dal 90% al 60%, in base all’articolo 9 del Disegno di Legge di Bilancio. La maggioranza di Governo avrebbe richiesto una proroga oltre il 2022 senza la riduzione dell’aliquota, ma la proposta si scontrerebbe con le coperture economiche. Per il PD, la propria richiesta di mantenere l’aliquota al 90% fino a 30 giugno 2022 dovrebbe avere un costo previsto di 600.000.000€. Si tratta della stessa cifra che il Governo intende impiegare per le modifiche al Disegno di Legge di Bilancio in Parlamento. All’interno delle forze politiche, inoltre, si starebbe rafforzando l’idea di rendere strutturali tutti i bonus edilizi e di proporli in ottica green, inserendoli nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.