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Concorso Ministero della Giustizia, 500 posti a tempo indeterminato: qual è il profilo ricercato e come presentare domanda

Pubblicato: 14/12/2021 13:17

Nuovo bando di concorso per 500 posti a tempo indeterminato presso il Ministero della Giustizia. L’annuncio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 98 del 10/12/2021. Il profilo professionale ricercato è quello di Magistrato ordinario.

Concorso Ministero della Giustizia: i requisiti

Per candidarsi, è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • non essere stato dichiarato per 3 volte non idoneo nel concorso per esami alla  data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie: magistrati amministrativi e contabili; procuratori dello Stato che non sono incorsi  in  sanzioni disciplinari; dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal  contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un  corso  universitario di durata non inferiore a 4 anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; appartenenti al personale universitario di  ruolo docenti di materie giuridiche in possesso  del  diploma di  laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica  amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli  enti  locali,  che  hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per  il  quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine  di un corso universitario di durata non inferiore a quattro  anni, con almeno cinque anni di anzianita’ nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; essere abilitati all’esercizio della professione  forense  e,  se iscritti  all’albo  degli   avvocati,   non   incorsi   in   sanzioni disciplinari; coloro i quali hanno  svolto  le  funzioni  di  magistrato onorario per almeno 6 anni senza demerito; essere in possesso di diploma   di   laurea   in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un  corso  universitario  di  durata  non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali;
  • idoneità fisica;
  • godimento ed esercizio dei diritti civili e politici;
  • condotta incensurabile;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non avere riportato condanne penali o avere procedimenti penali;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego pressa una pubblica amministrazione, non essere stati dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale.

Concorso per Magistrato: come fare domanda

La domanda di ammissione al concorso deve essere presentata esclusivamente per via telematica, tramite il sito internet del Ministero della Giustizia alla voce Strumenti/Concorsi, esami, selezioni ed assunzioni, autenticandosi tramite SPID di secondo livello. La domanda  di  partecipazione deve essere redatta compilando l’apposito form. Il termine ultimo per presentare domanda è il 10/01/2022.

Concorso: i dettagli e le materie delle prove d’esame

L’esame consisterà in una prova scritta ed in una prova orale. La prova scritta verterà sullo svolgimento di tre sintetici elaborati teorici su diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. La prova orale verterà sulle seguenti materie:

  • diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto comunitario;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.