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Istigazione all’autolesionismo e al suicidio: approvato in Senato il Ddl per tutelare i ragazzi

Pubblicato: 15/12/2021 11:37

Il Senato ha approvato, con 2 sole astensioni e 205 voti a favore, il Disegno di Legge che modificherà il Codice penale in relazione ai reati di istigazione alla violenza, al suicidio e all’autolesionismo. Ecco in cosa consiste e quali saranno i prossimi passaggi verso la trasformazione in Legge.

Ddl contro l’istigazione all’autolesionismo e al suicidio: i dati allarmanti tra gli adolescenti

Il Senato lo ha approvato all’unanimità, senza voti contrari. I dati diffusi dalla senatrice Elvira Lucia Evangelista, vice presidente della commissione Giustizia, nel corso della dichiarazione di voto del Movimento 5 Stelle del resto parlano chiaro, dipingendo il quadro di una situazione in cui è necessario un forte intervento istituzionale. Nei ragazzi tra gli 11 e 14 anni, ha spiegato la senatrice, il 25% degli adolescenti ha affermato di aver guardato intenzionalmente online immagini di altri giovani che autoinfliggono ferite. Il 60% di loro avrebbe condiviso sui propri canali social immagini legate a comportamenti autolesionistici. La diffusione di tali comportamenti, inoltre, interesserebbe il 18% di circa 8.000 adolescenti tra gli 11 e i 13 anni. A questi dati sconcertanti si aggiunge la stima secondo la quale il 96% dei genitori sarebbe ignaro di queste dinamiche. Per la senatrice, “Mettere in atto comportamenti autolesivi significa tramutare in sofferenza fisica una sofferenza emozionale che non si sa come altro gestire“.

Come funzionerà il Ddl contro l’istigazione all’autolesionismo

Il Disegno di Legge è rivolto alla tutela di tutti quei minori che subiscono forme di istigazione all’autolesionismo, al suicidio o alla violenza. Nel momento in cui dovesse passare anche l’esame della Camera ed essere in seguito tramutato in Legge, questo Ddl prevederà alcune importanti novità in termini di tutela. Per esempio, prescriverà l’obbligo di oscurare, rimuovere o bloccare le immagini e i video che riguardino bambini e ragazzi minorenni che siano stati istigati a commettere atti di violenza o autolesionismo. I gestori delle piattaforme in cui compare tale materiale avranno 48 ore di tempo per procedere, in alternativa sarebbe previsto il ricorso a un provvedimento del Garante della Privacy.