Un uomo armato si aggira nel sito della Base Us Navy di Caserta: lo annunciano le stesse pagine social della base in Campania, entrata in lockdown per rispondere alla minaccia. Secondo le ultime informazioni è stato identificato il possibile assalitore.
Uomo armato nella base US Navy di Caserta
Momenti delicati per la base di Gricignano che ospita diverse unità della marina militare americana. L’intero sito risulta al momento in lockdown per la presenza di un uomo armato nella base US Navy di Caserta. Secondo quanto riportato dalle fonti, l’uomo sarebbe un afroamericano di età compresa tra i 16 e i 20 anni, definito un possibile tiratore attivo. Alcune fonti riportano che imbraccerebbe solo un fucile da softair, ma la sua presenza è bastata per alzare al massimo il livello d’allarme e far scattare un lockdown su tutta la base: è una procedura d’emergenza attivata in questi casi, che prevede che nessuno esca o entri nella base fino a quando la situazione non sarà risolta. La U.S. Naval Support Activity Naples, si apprende dal sito, è una base che ospita 50 diversi commandi e circa 8.500 unità del personale.
Il messaggio su Facebook della base US Navy Naples
L’annuncio è arrivato tramite la pagina social della base stessa: il messaggio su Facebook della US Navy è stato pubblicato due ore fa e da allora è in costante aggiornamento. Si è iniziati alle 18.25 con queste parole: “NSA Naples messaggio d’emergenza: attenzione alla base. Possibile tiratore attivo sul sito. Prendere riparo. Lockdown immediato. A tutto il personale“. Poi alle 19.19 il primo identikit del soggetto: “Maschio afro-americano, circa 16-20 anni, con un fucile da softair. Lockdown lockdown. Rimanete in lockdown e prendete riparo“. L’ultimo aggiornamento è delle 20.12: “Sito al sicuro dalle procedure di lockdown. Tutto il personale deve stare lontano dall’aera B2032. Seguite tutte le indicazioni di sicurezza“.
Secondo quanto riporta Ansa, negli ultimi minuti l’allarme è stato dato da una donna statunitense all’interno della base, che avrebbe notato non uno ma due uomini connazionali armati sul sito. Fermati e identificati, è risultato che i due avrebbero avuto in mano “armi da cerimonia“.