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Record negativo delle nascite secondo gli ultimi dati Istat: i numeri della riduzione e le motivazioni

Pubblicato: 16/12/2021 15:49

Secondo l’Istituto di Statistica la forte diminuzione delle nascite è da collegare all’arrivo degli effetti negativi innescati dalla pandemia. Solo nel mese di gennaio 2021 si è registrato il maggior calo di sempre con quasi 5mila nati in meno. I dati rilevati per l’ultimo anno mostrano una situazione preoccupante dal punto di vista demografico.

Record negativo della nascite in Italia per il 2021: i numeri

Nei primi nove mesi del 2021, secondo i dati Istat, abbiamo avuto un calo di nuovi nati quasi doppio rispetto a quanto visto tra gennaio e settembre dell’anno precedente. Le nascite in Italia sono infatti 12.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. “Il forte calo delle nascite a gennaio 2021, tra i più ampi mai registrati, dopo quello già marcato dagli ultimi due mesi del 2020 – si legge nel rapporto Istat – lascia pochi dubbi sul ruolo svolto dalla pandemia”. Inizialmente, il crollo delle nascite tra dicembre e febbraio riferito alla prima ondata pandemica poteva essere dovuto a un posticipo dei piani di genitorialità. Però, con gli ultimi dati disponibili, notiamo una tendenza più duratura in cui il ritardo persiste.

Analizzando bene i dati vediamo che il Nord-ovest ha avuto un calo, a dicembre durante la prima ondata, del 15,4%. Nel mese di gennaio 2021 si rileva la massima riduzione delle nascite a livello nazionale (13,6%) con un picco al Sud (-15,3%). La tendenza prosegue in maniera più contenuta anche nel mese di febbraio (-4,9%).

Diminuiscono le nascite in Italia: numero di figli e età media

Il numero medio di figli delle donne è in netto calo, è di 1,17 ed è il dato più basso di sempre. Questo dato è in calo al Nord e al Mezzogiorno, mentre rimane stabile al Centro. La provincia a detenere il primato della fecondità resta quella di Bolzano con 1,62 figli medi per donna, seguita da Trento con 1,27. Il dato più basso rimane in Sardegna, dove si registra il valore minimo di 0,94 in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Inoltre, nel 2020 l’età media al parto in Italia è aumentata di oltre due anni, raggiungendo i 32,2 anni. Rispetto al 1995, i tassi di fecondità sono cresciuti nelle età superiori ai 30 anni, mentre diminuiscono nelle donne più giovani.