Vai al contenuto

Pilota scappato dall’Afghanistan 44 anni fa oggi aiuta i rifugiati a raggiungere gli Stati Uniti

Pubblicato: 22/12/2021 17:00

Era scappato dall’Afghanistan quando aveva solo 9 anni. Oggi è un pilota della compagnia aerea americana e aiuta i rifugiati afghani a raggiungere l’America. Tra di essi, ha trovato anche molti bambini e nei loro occhi ha rivisto sé stesso.

Pilota della linea aerea americana, scappato da bambino dall’Afghanistan

Il suo nome è Zak Khogyani ed è sia un pilota che un fotografo della United Airline da ormai 27 anni. Come riporta la CNN, l’immagine più toccante non l’ha trovata nella natura, ma durante un’esperienza di volontariato. Lo scorso agosto, infatti, i talebani hanno preso potere in Afghanistan su Kabul, Khogyani non ci ha pensato due volte e si è offerto volontario per un volo di 9 ore con l’obiettivo di portare più rifugiati afghani possibile nella sua patria adottiva.  

Vi erano anche molti bambini tra i rifugiati sul suo aereo. Al coraggioso pilota è tornata subito alla mente la sua storia vissuta nel 1977: “Avevo solo 9 anni quando ho fatto esperienza di circostanze simili. È tornato tutto di corsa. È stato più difficile di quando pensassi” racconta il pilota alla CNN.

Quando è scappato, la sua famiglia era coinvolta in affari politici e stava ricevendo numerose minacce di morte. I suoi genitori decisero quindi di fuggire. “L’atmosfera era molto pesante. Nessuno diceva nulla – racconta ancora il pilota alla CNN ricordando quei momenti difficili della sua infanzia– mia madre non mi ha detto che avremmo lasciato il Paese”.

Pilota volontario per i rifugiati: un ponte di speranza dalla Germania all’America

Dopo essersi “arruolato” come volontario, Khogyani è volato fino ad una base aerea tedesca, dove ha incontrato i rifugiati che erano stati portati lì da Kabul. Nei successivi 9 giorni, come riporta ancora la CNN, ha trasportato oltre 1000 passeggeri afghani in 3 voli dall’Europa agli Stati Uniti. Durante i voli, Khogyani è stato utile anche come interprete e traduttore per tutti i rifugiati, diventando per loro un simbolo di un futuro migliore.

Appena saliti sull’aereo i rifugiati sono stati accolti dal pilota 53enne di origini afghane che in Pashto, la loro lingua, li salutava “Benvenuti, spero che veniate con gioia”. Tantissime sono state le domande che i rifugiati hanno espresso a Khogyani. Lui ha cercato in tutti i modi di aiutare, ma ad alcune nemmeno lui sapeva rispondere. Anche il pilota 53enne adottato dagli Stati Uniti ancora sente la solitudine dell’abbandono di familiari che in questi 44 anni non ha più rivisto.

Pilota ex rifugiato aiuta gli altri a fuggire dall’Afghanistan: un simbolo di speranza

Oggi Khogyani è molto grato e orgoglioso dell’America che l’ha “adottato”. Alla CNN racconta, infatti, che “gli Stati Uniti sono la terra delle opportunità. Se sei disposto a lavorare sodo, nessuno ti fermerà dal raggiungere il tuo obiettivo”. Con un po’ di commozione ha riportato anche la sua esperienza con i rifugiati afghani. Per loro è stato come un simbolo di un futuro migliore, più brillante. “Molti di loro mi dicevano che erano fieri di me e che davo loro la speranza che il futuro sarebbe stato migliore” ha ammesso con emozione.