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Ritrovato il neonato scomparso a Kabul: dopo il suo salvataggio, se ne erano perse le tracce

Pubblicato: 27/12/2021 19:07

Per mesi ha fatto il giro del mondo la foto del neonato afghano affidato ad un marine americano attraverso un filo spinato, a Kabul, nel corso della disperata evacuazione della città. Del neonato però se ne erano perse le tracce da lì in poi. Fino ad ora: è stato infatti ritrovato ed ora è sano e salvo insieme alla sua famiglia, che per tutto il tempo lo ha cercato disperatamente.

Cosa avvenne quel terribile giorno

Dopo l’ascesa al potere dei talebani, la città di Kabul è diventata un inferno. La fuga dal Paese era inevitabile. Così è stato anche per la famiglia di Sohail, il neonato, ed i suoi genitori. In molti quel giorno, il 19 agosto, si erano ammassati davanti ai cancelli di Abbey Gate in cerca di una via di fuga da Kabul. Mirza Ali Ahmadi, padre del neonato si trovava con la moglie Suraya ed i loro figli dalla parte del filo spinato, nel tentativo di evacuare. Il rischio era estremo; di venire uccisi dai talebani in primis, ma anche di venire gravemente feriti in mezzo alla folla che spingeva per mettersi in salvo. A quel punto il padre del bambino ha chiesto ad un marine di aiutare la sua famiglia, mettendo in salvo il figlio di 2 mesi, che era quello che correva maggiori rischi. Ed è lì, in quell’occasione, che è avvenuto lo scatto della drammatica foto che ha fatto il giro del mondo.

La disperata ricerca dei genitori

Dopo aver messo in salvo il neonato, la famiglia si sarebbe dovuta riunire oltre i cancelli per poi partire per gli Stati Uniti. Ma così non è stato. Infatti a partire sono stati solamente i genitori insieme ai loro altri 4 figli, che sono riusciti ad arrivare fino in Texas. Del neonato non hanno avuto più traccia, in quanto dopo aver superato il filo spinato non sono riusciti a individuarlo di nuovo. Immediatamente i genitori hanno provato a cercarlo, a lanciare numerosi appelli per riuscire a ritrovarlo ma senza nessun risultato. Infatti dopo aver passato i cancelli di Abbey Gate per l’aeroporto Hamid Karzai il neonato, senza nessun documento, deve essere stato affidato a cure mediche ma poi non si è saputo più nulla.

Fortunatamente un lieto fine

Dopo vari appelli da parte i genitori hanno finalmente ritrovato il loro bambino. Era l’Ong Afghan Refugee Relief ad essersi occupato delle ricerche. È stato infatti riportato dal The Times che il bambino, ora di ormai 6 mesi, è di nuovo congiunto con la sua famiglia.  A quanto pare il bambino per tutto questo tempo era nelle mani di un tassista di Kabul, che negli ultimi mesi lo ha accudito e tenuto al sicuro.