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Incinta e con una bimba piccola vaga per la stazione di Bari: interviene la Polizia con un bellissimo gesto

Pubblicato: 29/12/2021 23:27

Arriva da Bari una storia di solidarietà nei confronti di una donna in difficoltà, soccorsa assieme alla figlia dagli agenti della polizia ferroviaria. La sua storia è stata ripresa dai quotidiani locali e sembra per ora, aver avuto se non un lieto fine quantomeno una pausa da un difficile capitolo.

Mamma incinta e con una figlia in difficoltà in stazione: la Polizia paga l’hotel

Secondo quanto riferisce la sezione pugliese della Gazzetta del Sud, tutto è accaduto ieri sera – martedì 28 dicembre 2022 – alla stazione di Bari. Qui gli agenti della PolFer avrebbero trovato una donna incinta e con lei una bambina di due anni nel passeggino in cerca di riparo dal freddo. In difficoltà, è stata soccorsa e la storia che ha raccontato sarebbe drammatica: arrivata dalle Marche per vivere assieme al compagno in Puglia, le cose non sarebbero andate bene e quindi stava cercando di tornare indietro.

Tuttavia, la madre avrebbe perso (o sarebbe stata derubata, secondo quanto riporta TgCom24) la borsa in cui teneva ovviamente denaro e documenti, ritrovandosi quindi senza altro da poter fare che vagare per la stazione di Bari. Gli agenti, a quel punto, avrebbero deciso di aiutarla con una colletta: così facendo, sono riusciti a pagarle una stanza d’albergo nelle vicinanze, dove poter riposare e soprattutto mettersi al riparo dal freddo assieme alla figlia piccola.

Caso simile a Pescara: aiutata una madre con figlia di 3 anni

La vicenda fa seguito a quella emersa pochi giorni fa, un caso simile avvenuto a Pescara il giorno di Natale. Qui, una donna di origini nigeriane proveniente dalla Germania si è rivolta alla Questura: a quanto pare non mangiava da qualche giorno ed era accompagnata dalla bimba di 3 anni, con la quale stava vagando per la città senza cibo né riparo. La Polizia, riporta la Questura di Pescara, l’ha fatta entrare e si è assicurata che ricevessero cibo e riposo, per poi sincerarsi della regolarità della loro posizione sul territorio nazionale. È emerso che la donna era in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato a Torino e, successivamente, è stata portata in una struttura della Caritas assieme alla figlia.