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Canone Rai, a gennaio torna l’imposta sulla tv pubblica e sarà in bolletta: la decisione del Governo

Pubblicato: 30/12/2021 10:43

Dopo due mesi di pausa, dal 1° gennaio i contribuenti torneranno a ricevere le rate per il canone Rai in bolletta. Dopo le richieste dell’Unione Europea sembra infatti probabile che il Governo possa decidere di lasciare il canone nelle bollette. Ecco cosa si prospetta nel 2022.

Canone Rai in bolletta da gennaio, la decisione del Governo

Il canone Rai è stato inserito in bolletta nel 2015 con una decisione dell’allora governo Renzi. L’obiettivo era stato contrastare l’evasione di questa imposta. Nel 2021 infatti, secondo i dati diffusi dalla Rai i soggetti paganti sono aumentati da 15.000.000 a 22.000.000, con un tasso di evasione che è passato dal 27% al 3%. La nuova collocazione del canone in bolletta non sembra però essere apprezzata dall’Unione Europea, che ha invece avanzato ai fornitori la richiesta di eliminare la riscossione di tasse non correlate al settore dell’energia. Il Governo si sarebbe impegnato ad aumentare la trasparenza delle voci di costo presenti in bolletta, nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma la questione del canone Rai sembra ancora lontana dal risolversi. Secondo il Sole24Ore, al momento il Governo intenderebbe lasciare in bolletta l’imposta sulla Tv pubblica. Il canone infatti non sarebbe da considerarsi un onore improprio, perché costituirebbe una voce separata e riconoscibile all’interno delle bollette.

Quali sono le cifre del canone Rai nel 2021

Il canone Rai consiste in un’imposta pari a 90€, il cui importo è distribuito in 10 mesi, da gennaio fino a ottobre di ogni anno. Nel 2020, secondo l’amministratore delegato di Rai Carlo Fuortes, le entrate relative al canone sono state superiori a 1.720.000.000€, di cui 1.640.000.000 da canone ordinario. Nei primi 6 mesi del 2021, il canone ordinario da utenze private si è tradotto in 857.600.000€, una cifra in crescita rispetto allo stesso periodo del 2020. Per quanto riguarda le utenze speciali, cioè provenienti da attività produttive, il Decreto Sostegni aveva previsto un esonero dal canone Rai per le attività interessate e stanziato fondi pari a 83.000.000€ per riconoscere un credito d’imposta a strutture ricettive e alle strutture di “somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del terzo settore”.