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La tortura dei pulcini dietro l’industria della carne di pollo: schiacciati e triturati vivi e coscienti

Pubblicato: 14/01/2022 08:17

A cura di Alice Dominese

Non capita spesso di pensare alla filiera che porta un uovo a divenire un pollo, che verrà poi macellato e consumato. Ma uno dei luoghi cruciali per la produzione alimentare in tutto il mondo, Italia compresa, è l’incubatoio. E la realtà degli incubatoi può essere davvero molto crudele. 

Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, ogni anno negli incubatoi muoiono oltre 81 milioni di pulcini nel loro primo giorno di vita.

Il destino dei pulcini nell’industria della carne

Nell’azienda Foster Farms, una delle più importanti aziende produttrici di carne di pollo americane, accade proprio questo con gravi violazioni del benessere animale: a poche ore di vita i pulcini vengono torturati e lasciati per ore in agonia prima di morire. Situata in California, la compagnia fornisce prodotti a base di pollo certificati dall’American Humane Association a grandi catene di approvvigionamento come Walmart, nonché a catene di fast food statunitensi. 

Nonostante la certificazione “Nessun animale è stato maltrattato” dovrebbe garantire standard di sicurezza e regolarità a tutela dei diritti degli animali all’interno della filiera alimentare, le immagini documentate da un investigatore sotto copertura di Animal Equality mostrano decisamente il contrario. L’inchiesta si è svolta presso l’incubatoio dell’azienda, dove Animal Equality ha documentato pulcini nati da appena un’ora schiacciati e triturati vivi e coscienti all’interno di macchinari automatizzati e predisposti per quello che viene chiamato “smaltimento”. 

Le immagini mostrano che, dopo essere stati mutilati ancora coscienti, i pulcini vengono abbandonati con i corpi squarciati per ore prima di essere trasferiti nel tritacarne. L’investigatore sotto copertura ha ripreso anche alcuni pulcini ustionati rimasti intrappolati nei vassoi da cova durante il processo di lavaggio con acqua bollente che avrebbe dovuto riguardare solamente i vassoi, ma che invece ha coinvolto anche i pulcini presenti.

La mancanza di misure di salvaguardia efficaci per la prevenzione di queste lesioni sugli animali e dei possibili conseguenti decessi tra i pulcini costituisce solo una delle carenze problematiche che Animal Equality ha potuto constatare all’interno dello stabilimento investigato.

Il ruolo dell’uomo nell’industria della carne

Mentre i pulcini soffrono a causa dell’acqua bollente e delle torture provocate dai macchinari, gli operatori presenti nello stabilimento sembrano non solo non curarsi di ciò che avviene sotto i propri occhi, ma anche essere scarsamente preparati ad occuparsi della gestione delle uova e dei pulcini. Quando vengono rovesciate a terra numerose pile di vassoi contenenti migliaia di uova con pulcini vivi al loro interno, la reazione di fronte alla morte della maggior parte degli animali al loro interno è di indifferenza. Durante le operazioni di pulizia la direzione ha inoltre dichiarato che quanto accaduto “non era un grosso problema”, dal momento che ottenere altre uova sostitutive non sarebbe stato un problema.

Da questo incubatoio passano in questo modo centinaia di migliaia di pulcini ogni settimana per alimentare la grande distribuzione americana. I rivenditori della carne di pollo della Foster Farms assicurano tuttavia ai consumatori che agli animali coinvolti nelle loro catene di approvvigionamento venga impedito di provare disagio, dolore e ferite. Altri negozi di alimentari riforniti da Foster Farms come Publix, invece, richiedono che gli animali venduti a scopo alimentare presso di loro siano liberi da abusi e negligenze.

L’intervento di Animal Equality

La morte per annegamento, ustioni e tortura in questa azienda è all’ordine del giorno, ma queste atrocità non sono accettabili. Animal Equality ha quindi chiesto al procuratore della contea in cui si trova l’azienda di sporgere denuncia contro di essa per le violazioni del codice penale statale che vieta la crudeltà sugli animali.

A tutto questo ovviamente si aggiunge una riflessione importante, dal momento che quello che accade negli Stati Uniti non è molto diverso da quello che accade nella produzione intensiva di carne in Italia. È giunto forse il momento di cambiare le nostre scelte alimentari? Sicuramente per noi la risposta è sì, così come indicato anche da molti enti e istituti, fino a istituzioni come l’Unione europea, la sostenibilità ambientale e animale è un obiettivo che non possiamo più permetterci di mancare e anche le tematiche etiche relative agli allevamenti intensivi devono coinvolgerci tutti, per scelte più consapevoli e informate. 

ATTENZIONE: IMMAGINI CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2022 08:41