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L’ Endometriosi “è un problema della società”, per la prima volta un capo di Stato prende una posizione

Pubblicato: 19/01/2022 20:52

L’11 gennaio 2022 Emmanuel Macron, Presidente della Francia, ha postato sul proprio profilo Instagram un breve video riguardante la patologia dell’endometriosi. Come ha detto Macron, l’endometriosi “non è un problema delle donne, è un problema della società“.

In Francia ne soffrono più di 2 milioni di donne. Il Presidente ha voluto ribadire l’importanza della sensibilizzazione sulla gravità di questa diffusissima patologia e iniziare a trattarla come si deve, non lasciando da sola chi ne soffre.

Endometriosi: la Francia il primo Paese UE a fare un passo verso le donne

In un documento del Parlamento europeo, del 2017, volto a promuovere la parità di genere negli ambiti della salute mentale e della ricerca clinica, l’endometriosi veniva presa come un esempio di discriminazione riguardante la ricerca di patologie femminili e il loro trattamento. Nonostante ciò, negli ultimi anni gli Stati dell’UE si sono mossi davvero poco e non è cambiato il livello di disinformazione.

La Francia ha adesso deciso di fare un passo avanti e di iniziare a ragionare su questa problematica che affligge 1 donna su 10 e che è la prima causa di infertilità nel Paese. Chrysoula Zacharopoulou, eurodeputata e ginecologa, ha fornito un rapporto al Ministro della Salute francese riguardante questa malattia, mettendo a punto gli obiettivi da perseguire.

Macron, come riporta Franceinfo, dopo aver visionato i dati, si è ripromesso di “comprendere meglio questa malattia e le sue cause, e trovare trattamenti terapeutici” e di incominciare uno studio epidemiologico a livello nazionale. Grazie alla presa di posizione della Francia, adesso si spera che anche altri Paesi facciano lo stesso e si impegnino a riconoscere la gravità di questa malattia.

Cos’è l’endometriosi: 150 milioni di donne nel mondo ne soffrono

L’endometriosi è una patologia determinata da un accumulo di cellule endometriali fuori dall’utero. Normalmente dovrebbero trovarsi all’interno di quest’ultimo. Questa anomalia causa un’infiammazione cronica che può essere molto dannosa per l’apparato della donna che ne soffre.

I sintomi più comuni sono dolori molto intensi durante il periodo mestruale, quello premestruale e nel periodo dell’ovulazione. La patologia comporta anche lo sviluppo di dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali e stanchezza fisica cronica, oltre a ripercussioni sulla salute mentale, quali stress e depressione.

Inoltre, il 30% delle pazienti affette da endometriosi diventa sterile, poiché la malattia può arrivare a intaccare l’apparato riproduttivo femminile.

Ancora oggi si registrano episodi spiacevoli e quasi discriminatori dove le vittime sono donne affette da endometriosi o altre patologie legate all’apparato riproduttivo femminile. Sono fin troppe le occasioni in cui le donne che soffrono di dolori cronici finiscono per essere etichettate come stressate, esagerate e nevrotiche.

Esistono anche casi di mancata diagnosi o di medici che sottovalutano i dolori provati dalle pazienti e non adoperano il giusto trattamento. Non intervenire in tempo comporta un maggiore sviluppo dell’infiammazione, che invalida sempre di più la donna che ne è affetta, arrivando fino al punto in cui neanche le terapie possono più essere d’aiuto.

Come si può agire se si è affette da endometriosi

Non esiste una cura definitiva per l’endometriosi e il tutto è aggravato dal fatto che spesso i medici non ne riconoscono i sintomi. Dopo una diagnosi di endometriosi, che può arrivare anche dopo anni viene ideata una terapia individualizzata che tenga conto dei sintomi, della loro gravità, dell’età della paziente, di eventuali trattamenti pregressi, dell’estensione dell’infiammazione e di molti altri fattori.

La terapia più immediata ed efficace è l’asportazione dell’endometrio tramite laparoscopia, una tecnica chirurgica molto poco invasiva che può essere ripetuta più volte con l’avanzare del tempo.

Una soluzione che non preveda l’intervento chirurgico è la terapia con progestinici, usati per trattare disturbi dell’apparato genitale femminile. Questi farmaci, però, hanno vari effetti collaterali, se assunti per un periodo prolungato di tempo. Inoltre, non migliorano lo stato della patologia, bensì contribuiscono solamente a inibire i dolori; se si termina l’assunzione, i sintomi ritornano uguali a prima.

Alimentazione e stile di vita corretti, uniti a dei particolari integratori, possono contribuire a ridurre l’infiammazione. La Fondazione Italiana Endometriosi si occupa dal 2001 di ricerca scientifica, ideazione di trattamenti e sensibilizzazione riguardanti questa patologia che, in Italia, coinvolge tra il 10 e il 15% della popolazione femminile.

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2022 09:28