Si fa sempre più vicino il momento in cui il Governo approverà il pacchetto di soluzioni contro il rialzo dei prezzi nelle bollette di luce e gas. Alcune delle proposte avanzate nei giorni scorsi potrebbero non trovare spazio nell’immediato: ecco come potrebbe configurarsi questo intervento.
Caro bollette di luce e gas, quali misure varerà il Governo e quali saranno escluse
In vista dell’imminente Consiglio dei Ministri, a Palazzo Chigi si è svolta una riunione tra il premier Mario Draghi e i Ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Le misure più probabili che potrebbero essere varate contro i rincari nelle bollette di luce e gas al momento sarebbero:
- Il rinnovo delle aste Ets per le emissioni di CO2, che potrebbe valere almeno 1.500.000.000€;
- La cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema, per un valore che dovrebbe attestarsi attorno a 2.500.000.000€.
Si tratterebbe quindi di un pacchetto di valore pari a 4.000.000.000€ che non prevederebbe alcuno scostamento di bilancio. Sembra invece escluso l’intervento che avrebbe dovuto agire sugli extra-profitti dei fornitori energetici, che sarebbe complesso da mettere a punto. Potrebbe però essere rinviato e affrontato in seguito.
Misure strutturali e a lungo termine contro il caro bollette
Come già preannunciato nei giorni scorsi, il Governo intenderebbe operare in direzione di misure strutturali. Si tratta di una posizione ribadita anche dalla la Viceministra dell’Economia Laura Castelli che, a Porta a Porta, ha confermato l’intenzione dell’esecutivo di ragionare “anche di alcune misure a lungo termine, 12-24 mesi”. Secondo quanto riferito dal Sole24Ore, per il Ministro Cingolani la strada da seguire è quella di un piano a lungo termine che preveda tagli strutturali da almeno 10.000.000.000€ ogni anno.
Tra gli argomenti che saranno affrontati nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri c’è anche quello dei ristori. Per le misure di sostegno a turismo, spettacolo e sport ci sarebbe un budget di 1.500.000.000€, mentre la cassa integrazione Covid non verrà prorogata a causa dei costi. Per le imprese in crisi, però, sarebbe in via di definizione la riforma degli ammortizzatori sociali.