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Elezioni del Presidente della Repubblica, tutti i nomi più divertenti scelti dai Grandi elettori

Pubblicato: 21/01/2022 12:34

In vista dell’imminente elezione del nuovo Presidente della Repubblica, tra tante incognite sembra spiccare una certezza che ha caratterizzato le ultime elezioni: quella dei voti “beffa” o “dispersi”. Ecco che cosa sono e quali sono i nomi più divertenti e assurdi emersi negli ultimi anni.

Quirinale, che cosa sono i voti “beffa” attesi per i primi spogli

Si chiamano voti “beffa” o “dispersi” e sono un appuntamento quasi fisso nel corso dello spoglio delle schede, in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica. Di solito caratterizzano i primi 3 scrutini, quando non è ancora ben definito un accordo sul nome del futuro Capo di Stato, e propongono come Presidente personaggi ben lungi dal poter ricoprire questa carica. I loro nomi compaiono, regolarmente annotati, anche nel verbale dello spoglio redatto dai funzionari della Camera dei Deputati.

Quali sono i nomi più gettonati per i voti “beffa” delle scorse elezioni

I voti “beffa” delle ultime elezioni hanno visto protagonisti numerose star provenienti dagli ambienti più disparati, per esempio da quelli dello spettacolo, della moda e dello sport, in cui i grandi elettori hanno spesso proposto Barbara D’Urso, Valeria Marini, Sabrina Ferilli, Sophia Loren, Michele Cocuzza, il duo Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, Gianni Rivera e Giancarlo Antognoni, Francesco Guccini, ma anche Miuccia Prada e Santo Versace. Tra i “candidati”, gli spogli hanno anche visto protagonisti Fiorello, Lino Banfi, Trapattoni, il conte Mascetti e il professor Sassaroli di Amici Miei, così come Paulo Roberto Falcao e Rocco Siffredi. Non tutti i “finti” nomi che sono finiti in lizza negli anni passati sembrano poi così assurdi: tra questi sono stati presentati anche l’astrofisica Margherita Hack e il fondatore dell’Associazione Libera don Luigi Ciotti, ma anche il giornalista Pasquale Laurito, il decano della stampa parlamentare Augusto Minzolini, e poi Claudio Sabelli Fioretti, Paolo Mieli e Giuliano Ferrara. In questo caso si tratta di una “incognita” più ilare rispetto a quella rappresentata da un’altra costante delle elezioni al Quirinale, quella dei cosiddetti franchi tiratori, capaci di ribaltare gli equilibri politici spesso in modo inedito.

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2022 12:35