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Chi è Pier Ferdinando Casini: dalla Democrazia Cristiana all’UDC, una vita dedicata alla politica

Pubblicato: 23/01/2022 17:18

Pier Ferdinando Casini, nato a Bologna il 3 dicembre 1955, è stato un dirigente della Democrazia cristiana a partire dal 1987, partito di cui ha fatto parte dal 1972. Scopriamo allora di più sulla carriera politica di quest’uomo con una profonda vocazione per la materia politica.

Pier Ferdinando Casini: gli inizi in politica

Pier Ferdinando Casini è il primogenito di Tommaso Casini, docente di Lettere e dirigente locale della Democrazia cristiana, e di Mirella Vai, bibliotecaria al Provveditorato. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Classico “Luigi Galvani” di Bologna, si laurea nel 1979 in giurisprudenza presso l’Università di Bologna, entrando nel contempo a far parte del direttivo nazionale giovanile della Democrazia Cristiana. Infatti, era già iscritto al partito dal 1972. Nel 1980 è eletto come Consigliere comunale a Bologna per la Democrazia Cristiana e nel 1983 entra alla Camera dei deputati, con 34.000 voti. Diventa uno fra i più stretti collaboratori di Arnaldo Forlani, che, da segretario del partito, lo inserirà poi nel 1989 nella Direzione Nazionale. La sua carriera politica comincia ad avere sempre più successo quando durante la X legislatura diventa Vicepresidente della prima Commissione Stragi, membro della Commissione Giustizia, dei Trasporti e delle Attività produttive.

Casini e l’alleanza con Berlusconi

Nel 1993, la Democrazia Cristiana è travolta dalle indagini di Mani pulite e dal processo per mafia a Giulio Andreotti. Per cercare di salvare il partito dallo scandalo di Tangentopoli, insieme con Clemente Mastella, Casini propone un’alleanza con Forza Italia, all’epoca la nuova formazione politica di Silvio Berlusconi, il Movimento Sociale Italiano di Gianfranco Fini e la Lega Nord di Umberto Bossi. La Democrazia Cristiana si divide e nascono due nuovi partiti: il Partito Popolare Italiano di Martinazzoli e il Centro Cristiano Democratico (CCD) di Mastella e Casini. Proprio lui sarà prima Segretario e poi Presidente del nuovo partito.

Casini presidente della Camera dei deputati

Nel 2002 il CCD e CDU (Cristiani Democratici Uniti), insieme con Democrazia Europea, si fondono nell’UDC (Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro). Nel corso della legislatura si consuma la rottura con Mastella, che abbandona il Polo delle libertà per il centrosinistra. Casini, nel frattempo, nell’ottobre del 2000, è eletto Vice Presidente della Internazionale Democratici Cristiani (IDC). Segue poi, alle politiche del 2001, la sua elezione a presidente della Camera dei deputati: è il più giovane presidente nella storia della Repubblica dopo Irene Pivetti eletta nel 1994. La sua carriera continua negli anni e si manifesta, ad esempio, con il voto contrario al referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari (nell’agosto 2020) e con la fiducia al governo Conte II nel gennaio 2021.

Pierferdinando Casini in politica: sì allo ius soli, no alle adozioni gay

Pierferdinando Casini ha posizioni politiche di tipo conservatore, anche se moderato: si è dichiarato aperto a garantire alcuni diritti alle coppie gay, ma non il matrimonio o le adozioni, addirittura definendo queste ultime “una violenza della natura sulla natura”. Ha una posizione favorevole allo ius soli e, per quanto riguarda l’Unione Europea, non solo non auspica una maggiore indipendenza da essa per gli Stati che la compongono, ma si è in passato dichiarato favorevole a una nascita di un organismo sovrano dal nome di Stati Uniti d’Europa.

Casini è stato deputato europeo dal 1994 al 1999 e dal 1999 al 2001 . Al Parlamento europeo è stato iscritto al Gruppo del Partito Popolare Europeo ed ha fatto parte della Commissione per le relazioni economiche esterne (IV legislatura) e della Commissione per lo sviluppo e la cooperazione (V legislatura).

Curiosità

Il vocabolario Treccani riporta il termine casiniano come sostantivo maschile e aggettivo. Il significato si riferisce a “Chi o che si richiama alla linea politica di Pier Ferdinando Casini, esponente cattolico di centro”.

Il 14 novembre 2002 è un giorno storico per la politica italiana, soprattutto quella legata all’ala cattolica. Pierferdinando Casini è, infatti, protagonista di un evento mai avvenuto in precedenza: la visita di un Papa a Montecitorio. Giovanni Paolo II accetta l’invito rivolto da Casini e dal Presidente del Senato Marcello Pera e si presenta per una visita.

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2022 17:19