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27enne segregato in casa e legato al letto, orrore in Calabria. Il medico: “Non sa parlare né mangiare”

Pubblicato: 28/01/2022 23:40

Dalla Calabria è emersa una storia dai contorni raggelanti: un uomo sarebbe stato tenuto segregato in casa e legato al letto per molto tempo, forse anni. A metterlo in questa condizione sarebbe stata la madre, che nega la ricostruzione dei fatti. A far emergere la vicenda, un servizio di Pomeriggio Cinque e la testimonianza del presidente emerito nazionale del sindacato Smi.

Segregato in casa: il 27enne non saprebbe parlare o mangiare

A parlare della tragica scoperta è stato il medico di Paola Cosmo De Matteis, che ha anche ricoperto la carica più alta del sindacato dei medici italiani. Secondo quanto riporta Il Quotidiano del Sud, la vicenda parte con la liberazione da parte dei Carabinieri di un uomo di 27 anni, trovato segregato in casa e immobilizzato a letto. Avrebbe problemi psicologici e di comunicazione, oltre che menomazioni fisiche. La sua storia sarebbe terribile: “Questo ragazzo ha vissuto sino a pochi giorni fa in un piccolo centro calabrese, ma come in un classico film dell’orrore è stato tenuto legato a letto con mani e piedi” le parole de medico riportate dalla fonte locale.

Prosegue poi nel racconto: “Penserete chi mai potrà aver fatto atti così ignobili, incredibile: si tratta della madre […] per 20 anni ha tenuto in casa prima un neonato, poi un bambino, poi un ragazzo, sempre immobilizzato, senza ormai il controllo degli sfinteri, oggi col pannolone“. Accuse gravissime, quelle riferite dal medico che avrebbe avuto modo anche di leggere i verbali, secondo quanto ha poi riferito a Pomeriggio Cinque. De Matteis, poi, in entrambe le sedi ha svelato dettagli sulla condizione del 27enne: “Come un cavernicolo, che esce dalla caverna e copre un mondo nuovo. Questo ragazzo non sa parlare, non sa rapportarsi, non sa mangiare, deglutisce la roba, non mastica“.

La madre del presunto 27enne segregato smentisce tutto

Il 27enne della Calabria che sarebbe stato tenuto segregato in casa e legato al letto dalla madre, non sarebbe andato a scuola – dettaglio smentito dalla madre – e avrebbe difficoltà anche nel gestire le funzioni corporee. “La scena che mi si è presentata 4 giorni fa non me la sarei mai aspettata in Italia, non l’ho vista neanche in Eritrea” ha aggiunto il medico attivo nel volontariato in Africa. Difficile il percorso per recuperare l’uomo: “Questo ragazzo nella clinica tende a nascondere le braccia sotto le lenzuola, ha paura che qualcuno lo leghi” ha aggiunto De Matteis.

La madre, intervistata dai giornalisti del programma di Barbara D’Urso, ha smentito la vicenda: “Non è vero, non è vero niente. Io non l’ho mai maltrattato“. La donna ha poi evidenziato una situazione familiare difficile, dovuta ai problemi del figlio ma anche all’incapacità delle strutture sanitarie di aiutarlo. Il comune, viene riportato, si sarebbe anche offerto di dargli una nuova casa, rifiutata: “Non è che l’ho rifiutata, l’ha fatto mio marito – ha detto la donna – Diceva che non poteva pagare l’affitto e aggiustare. I sanitari hanno fatto quanto potuto. Inutile che dicono che lo maltrattavo, è una vergogna“.

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2022 23:47