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Maturità 2022, tornano le due prove scritte: italiano, materie di indirizzo e un colloquio orale

Pubblicato: 31/01/2022 17:57

A fare i conti con la situazione causata dalla pandemia da Coronavirus ci sono sicuramente anche la scuola e gli studenti. Fra dad, quarantene e esami a distanza, sono stati molti i cambiamenti avvenuti in questi ultimi due anni. Ora, dal Ministero dell’Istruzione, arriva la notizia di una novità per quanto riguarda l’Esame di Stato. Nel 2022 infatti di “maturandi” dovranno sostenere nuovamente due prove scritte.

Maturità 2022, tornano i 2 scritti: la decisione del Ministero dell’Istruzione

Il Ministero dell’Istruzione ha reso nota in queste ore la struttura decisa per i prossimi Esami di Stato. Come riferisce l’Ansa, il ministro Paolo Bianchi avrebbe inviato le ordinanze riguardanti le modalità di svolgimento delle prove al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, per il previsto parere, e alle Organizzazioni sindacali. Una volta concluso l’iter amministrativo, verranno poi trasmesse alle commissioni parlamentari. La scelta del Ministero prevede il ritorno delle due prove scritte. Queste riguarderanno gli esami del primo e del secondo ciclo di istruzione, ma vi saranno alcune specifiche. Le prove scritte dovranno avere luogo in presenza. Solamente per il colloquio orale sarà possibile fare ricorso alla videoconferenza, nel caso in cui il candidato non possa lasciare il proprio domicilio. Tale condizione dovrà comunque essere documentata.

Esame di maturità, cosa cambia per chi dovrà sostenerlo nel 2022: le prove

Secondo quanto previsto dall’Ordinanza, l’Esame sarà costituito da una prima prova scritta che riguarderà tutti gli istituti superiori di secondo grado. La seconda prova invece sarà specifica sulle discipline di indirizzo e predisposta dalle singole commissioni d’Esame. Oltre a queste due fasi, vi sarà infine il colloquio conclusivo. Gli esami, riferisce l’Ansa, avranno inizio il 22 giugno 2022 a partire dalle ore 8.30. La prima prova d’italiano sarà predisposta su base nazionale. Come già accaduto negli scorsi anni, i candidati potranno scegliere fra 7 tracce differenti, con 3 diverse tipologie di testo scritto. Fra queste vi saranno: l’analisi e l’interpretazione di un testo letterario; l’analisi e la produzione di un testo argomentativo; la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno, gli studenti dovranno sostenere la seconda prova scritta. Quest’ultima sarà differente per ogni indirizzo e riguarderà una sola delle materie caratterizzanti dello stesso. Le discipline in questione verranno comunicate al termine dell’iter delle Ordinanze. La cura di questa prova sarà riservata alle singole commissioni d’Esame, per permettere l’organizzazione della stessa in maniera il più possibile coerente con il percorso della classe.

Il colloquio orale inizierà con l’analisi di un documento, un testo, un problema o un progetto scelto dalla commissione. Il candidato dovrà poi dimostrare la sua conoscenza delle materie di studio e competenze di eduzione civica. Sempre durante il colloquio, dovrà analizzare ed esporre con una relazione o un lavoro multimediale la sua esperienza nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

Maturità 2022: la commissione e il valore delle prove

La commissione chiamata a valutare le prove degli studenti sarà composta da 6 commissari interni e un Presidente esterno. Il consiglio di classe dovrà elaborare entro il 15 maggio 2022 il percorso formativo degli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti. Grande rilievo sarà dato all’Educazione civica. Resta la valutazione conclusiva in centesimi.

I crediti scolastici avranno un valore massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte saranno valutate fino a 40 punti, mentre il colloquio finale potrà essere valutato con un massimo di 20 punti. La decisione unanime della Commissione potrà comportare l’attribuzione della lode.

Le prove Invalsi verranno svolte, ma non costituiranno un requisito per accedere alle prove. Lo stesso varrà per i percorso per le competenze trasversali e l’orientamento.

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