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Ornella Muti a Sanremo 2022, scoppia il caso sulla cannabis, ma l’attrice domina sul palco dell’Ariston

Pubblicato: 01/02/2022 23:08

Ornella Muti è la coconduttrice del Festival di Sanremo, voluta da Amadeus per la prima serata della 72esima edizione. Proprio nelle ore che hanno preceduto il suo esordio in prima serata però è stata al centro di una polemica in pieno stile sanremese. L’attrice sarebbe stata accusata di dare “improprio sostegno alla liberalizzazione della cannabis”. Intanto, in questi istanti la Muti sta svolgendo al meglio il ruolo di conduttrice al fianco del direttore creativo della kermesse, apparendo sulla scena con addosso scintillanti abiti da sera.

Ornella Muti al centro delle polemiche prime del Festival di Sanremo per il sostegno all’uso della cannabis terapeutica

Nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’inizio del Festival di Sanremo, Ornella Muti ha risposto ad alcune accuse che le sono stata rivolte nelle ultime ore. “Mi spiace questa polemica, pensano che io giri per il backstage distribuendo canne ha esordito l’attrice, riferendosi a una questione relativa al suo presunto sostegno alla liberalizzazione della cannabis. “Questo mi dà molto dolore” ha osservato. “Io mi riferisco alla cannabis terapeutica, parlo di quello, non di un abuso di sostanze. Non spingo assolutamente l’aspetto ludico della cannabis” ha poi aggiunto volendo chiarire la sua opinione. “Io ad esempio mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta. Ci sono persone più esperte di me per parlare di quello che può fare la cannabis terapeutica, è comunque una scelta per il paziente se usarla o no” ha concluso Ornella.

Ornella Muti e la polemica sulla cannabis terapeutica: “Sarebbe meglio legalizzarla”

Sempre nel corso della conferenza, Ornella Muti ha voluto motivare il suo sostegno all’utilizzo della cannabis a fini terapeutici. Per farlo, l’attrice ha fatto luce su una questione strettamente personale. Mia madre ha sofferto molto prima di morire, le era stata prescritta e io non sono riuscita a dargliela, l’ho dovuta riempire di farmaci che alterano la coscienza e l’ho dovuta salutare senza nemmeno dirle ciao” ha raccontato. “Mi dispiace che venga confuso il mio impegno, lo trovo sciocco ridurlo a queste polemiche” ha osservato ancora infastidita.

Sarebbe meglio legalizzarla, visto che ci sono droghe ben più pericolose. Con il vino è più o meno lo stesso, lo bevono tutti, molti ragazzi vanno in coma etilico costantemente, ma sembra che nessuno se ne preoccupi. Sembra che io sia diventata pazza, ma non lo sono” ha concluso infine l’attrice.

Ornella Muti parla pubblicamente della cannabis terapeutica: il riconoscimento dell’associazione Meglio Legale

L’impegno di Ornella Muti per la legalizzazione della cannabis terapeutica era emerso già prima della sua partecipazione al Festival. Lei e la figlia Naike Rivelli sono infatti state fra le prime a sottoscrivere la raccolta firme per indire un referendum sulla questione, ricorda Il Fatto Quotidiano. Come riconoscimento del suo impegno nella lotta per la legalizzazione, il Comitato Promotore Referendum Cannabis le ha consegnato uno speciale mazzo: un mazzo di cannabis. Antonella Soldo, di Meglio Legale, co-promotore del Referendum Cannabis Legale con l’Associazione Luca Coscioni, si è occupata della consegna. Il mazzo è arrivato all’attrice insieme a un biglietto e a un nastro verde, da allacciare al polso. Questo speciale bracciale è da tempo simbolo del sostegno alla legalizzazione della cannabis terapeutica.