Vai al contenuto

Coronavirus, si avvicina un “lungo periodo di tranquillità”: le parole e l’ottimismo dell’Oms Europa

Pubblicato: 03/02/2022 14:42

L’Oms Europa avrebbe espresso ottimismo per la possibile evoluzione della situazione epidemiologica a partire dai dati attuali. A due anni dall’ingresso della pandemia nelle vite di tutti, l’Oms ha infatti parlato di “tregua” dovuta a tre principali fattori. Ecco come potrebbe evolvere la situazione nell’immediato futuro.

Coronavirus, per l’Oms Europa si avvicina un “lungo periodo di tranquillità

Mentre l’Europa sta per lasciarsi alle spalla la quarta ondata di Coronavirus, l’Oms Europa esprime ottimismo per la situazione, spiegando come “a due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, l’Europa potrebbe presto entrare in un lungo periodo di tranquillità grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla variante Omicron più mite e alla fine dell’inverno”, secondo quanto riferito dall’Ansa. In occasione della conferenza stampa sulla situazione pandemica europea, l’Oms Europa ha anche precisato come, sebbene la pandemia non sia ancora finita, “nella regione europea esiste una singolare opportunità di assumere il controllo della trasmissione a causa della congruenza di tre elementi. In primo luogo, dal grande capitale di vaccini è derivata l’immunità naturale da Omicron. In secondo luogo, una pausa di stagionalità favorevole, mentre usciamo dall’inverno, certifica una gravità inferiore della variante Omicron”. Tutto questo unito alla minore gravità della variante stessa, pur essendo caratterizzata da una forte contagiosità. La dimostrazione, per l’Oms Europa, risiederebbe nei dati delle terapie intensive, che non hanno registrato aumenti significativi, e nella stabilizzazione del numero di decessi per Covid.

L’invito dell’Oms Europa a vaccinare per raggiungere la “pace” con il Coronavirus

Secondo Han Kluge, Direttore dell’Oms Europa, “Questa maggiore protezione dovrebbe essere vista come un cessate il fuoco che potrebbe portarci alla pace a condizione che vogliamo consolidare e preservare l’immunità continuando a vaccinare, anche con terza dose”. In particolare, per conservare il più a lungo possibile questo stato di tregua concesso dalla pandemia, sarebbe importante “mantenere alta l’attenzione sui più vulnerabili, promuovere comportamenti di autoprotezione e responsabilità individuale, intensificare la sorveglianza per scoprire nuove varianti tempestivamente”, come ha illustrato il Direttore nel corso della conferenza.