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Sanzioni per i no vax over 50, quando arriva la multa e come sarà recapitata: cosa c’è da sapere

Pubblicato: 03/02/2022 11:58

Dal 1° febbraio sono partite le sanzioni rivolte alle persone con più di 50 anni che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale primario nelle tempistiche previste. Ecco chi sono i destinatari di queste multe e in che modo saranno recapitate.

Multa per gli over 50 no vax, chi la riceverà e quanto dovrà pagare

La sanzione è una tantum, cioè sarà disposta una sola volta, a partire dal 1° febbraio 2022. Ha valore di 100€ e sarà recapitata agli over 50 che rientrano in una di queste casistiche:

  • Non hanno iniziato il ciclo vaccinale primario, dunque sono privi di copertura vaccinale;
  • Non hanno ricevuto la seconda dose nei tempi e con le indicazioni predisposte dal Ministero della Salute;
  • Non hanno effettuato la terza dose di richiamo nei tempi previsti per la validità del Super Green Pass.

Come sarà recapitata la multa per gli over 50 no vax

La normativa relativa a questa sanzione era stata varata in data 7 gennaio con un apposito Decreto e dispone che i soldi ricavati con tale multa siano destinati al fondo per le emergenze. I dati evidenziano come siano circa 1.700.000 le persone over 50 che saranno interessate da questo provvedimento. Per loro, la sanzione arriverà da parte del Ministero della Salute tramite il servizio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate, che acquisirà i dati tramite il Sistema tessera sanitaria e li incrocerà con le vaccinazioni comunicate dal Ministero della Salute. La multa arriverà quindi a casa e non scatterà alcun controllo per strada. Al momento della ricezione della multa, gli over 50 destinatari avranno a disposizione 10 giorni di tempo per comunicare all’Azienda Sanitaria Locale eventuali esenzioni o certificazioni di differimento.

Chi è esentato dalla multa e come segnalare l’esenzione

L’obbligo di sottoporsi al vaccino anti-Covid, rivolto alle persone con più di 50 anni, non coinvolge i soggetti che presentino rischi accertati di “pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del ministero della Salute in materia di esenzione dalle vaccinazioni anti Sars-Cov-2”, come si legge nel testo del Decreto. Chi invece si è ammalato di Covid ha un differimento dell’obbligo vaccinalefino alla prima data utile prevista sulla base delle circolari del ministero della Salute”.