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Molestie sessuali al liceo Valentini-Majorana, occupata la scuola. Le studentesse sul professore: “Avevo timore”

Pubblicato: 10/02/2022 19:35

È passata una settimana dall’inizio dell’occupazione dell’Istituto Valentini-Majorana, a Castrolibero, provincia di Cosenza. La decisione è stata presa da alunni e alunne del liceo a seguito delle gravissime accuse di molestie sessuali che avrebbero subito da parte del corpo docente, di cui la preside, denunciano gli studenti e le studentesse, sarebbe stata a conoscenza. Il caso sta montando anche grazie al racconto degli abusi raccolti dalla pagina Instagram “Call.out Valentini-Majorana“, che ha richiamato l’attenzione del ministero dell’Istruzione e dalla ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti.

Presunte molestie sessuali al liceo Valentini-Majorana: studenti occupano la scuola

Un’occupazione partita come reazione a presunti casi di molestie sessuali ai danni di studenti e studentesse dell’Istituto scolastico Valentini-Majorana. A perpetrarli, negli anni, sarebbe stato parte del corpo insegnanti e in particolare il docente di Matematica, una situazione che gli alunni e le alunne avrebbero denunciato alla preside. Gravi gli abusi descritti: allusioni sessuali, palpeggiamenti, violenze verbali e fisiche e omertà su episodi di bullismo diffusi.

Le testimonianze sono state raccolte sulla pagina Instagram “Call.out Valentini-Majorana”, aperta da una studentessa che sarebbe stata vittima delle molestie. È partita contemporaneamente una raccolta firme intitolata “Fuori i pedofili dal Valentini-Majorana”, con l’intento si spezzare il muro di silenzio e denunciare le presunte violenze. Nel frattempo l’occupazione studentesca continua, con la speranza che i presunti responsabili degli abusi vengano allontanati immediatamente dall’Istituto.

“Battute” a sfondo sessuali all’ordine del giorno: cosa raccontano le studentesse

La pagina Instagram riporta diversi sconcertanti episodi delle presunte molestie. In particolare, il professore di Matematica “era il primo a portare avanti del vero e proprio bullismo nei confronti di alcuni soggetti della mia classe“, racconta una studentessa, “Le ‘battute’ sul seno, sul sedere, sulla vita sessuale e sull’aspetto fisico delle ragazze erano all’ordine del giorno“. Queste violenze verbali erano rivolte anche agli alunni e alle alunne affetti da dislessia o discalculia, ma le vittime predilette sarebbero state le ragazze. Alcune raccontano di approcci durante la DAD, e la richiesta di invio di foto private per migliorare i voti, o i tentatativi di palpeggiamenti durante i compiti in classe.

Gli episodi sarebbero stati ripetutamente denunciati alla preside Iolanda Maletta, che li avrebbe minimizzato o dichiarato di non credere alle alunne. In ogni caso, ogni richiesta alla direttrice dell’Istituto, per cui gli studenti chiedono ora le dimissioni, sarebbe finita in un nulla di fatto. Almeno fino alla denuncia di una studentessa 14enne che si è rivolta ai Carabinieri, dopo che sarebbe stata molestata e minacciata dal professore di Matematica.

Le indagini della Procura di Cosenza e gli ispettori del ministero al Valentini-Majorana

Dopo questa segnalazione sono partite le indagini dei Carabinieri, che hanno acquisito documenti nel liceo per la Procura di Cosenza. Alle indagini dei magistrati dovrebbero unirsi quelle degli ispettori inviati dal ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi, il quale è stato interrogato sulla vicenda da 33 deputate del Partito Democratico con un’interpellanza urgente che verrà discussa venerdì 11 febbraio.

La preside avrebbe intanto chiesto tramite circolare destinata ai genitori il ritorno degli studenti tra i banchi. “Abbiamo portato avanti tutte le procedure che la legge ci consente per fare chiarezza sui presunti fatti narrati“, si legge, “È necessario portare avanti la continuità nello studio e lo sviluppo del processo formativo di tutti, in particolar modo degli alunni con disabilità e che nessun provvedimento disciplinare sarà adottato nei confronti dei manifestanti“. Gli studenti e le studentesse però puntato il dito contro la strumentalizzazione degli alunni e delle alunne disabili, vedendo la comunicazione come l’ennesimo tentativo di insabbiare il caso.

La ministra Bonetti: “Plaudo al coraggio di queste ragazze di Cosenza”

Le denunce di molestie al liceo Valentini-Majorana hanno portato alla reazione della ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti. In un’intervista a La Repubblica, la ministra dichiara: “Plaudo al coraggio di queste ragazze di Cosenza, alla loro forza nel denunciare le violenze. Siamo di fronte a una generazione di ragazze che con coraggio ha preso la parola e ha denunciato“. Bonetti chiede che sia fatta “chiarezza“, e denuncia “l’omertà nei confronti della violenza sulle donne, le donne e i minori che non vengono creduti“.