Si fanno sempre più definite le modalità dell’esame di maturità 2022, che avverrà tra appena 4 mesi. La prima prova avverrà infatti il 22 giugno, mentre la seconda prova ha suscitato numerose polemiche. Ecco cosa è stato deciso e cosa cambierà rispetto agli anni precedenti.
Esame di maturità 2022, arriva la decisione sulla seconda prova scritta
L’ordinanza incaricata di definire le modalità di svolgimento dell’esame di maturità è stata trasmessa ai Presidenti di Camera e Senato, da parte delle Commissioni parlamentari. In questa nuova versione dell’ordinanza si trova la conferma della seconda prova scritta, più volte contestata dagli studenti di tutta Italia. La seconda prova sarà predisposta dagli istituti e non dalle singole commissioni. Saranno i docenti titolari delle disciplina in oggetto a proporre 3 tracce, basandosi sui documenti che saranno consegnati nei consigli di classe a maggio. Una di queste tracce sarà estratta il giorno stesso in cui si svolgerà la seconda prova.
Come cambia l’assegnazione dei punti e quanto “conterà” il triennio
Cambia anche l’assegnazione dei punti per la valutazione finale, rimodulando il peso attribuito al percorso scolastico e alle prove d’esame. Nell’ultima versione dell’ordinanza si è scelto di attribuire 50 punti all’andamento del percorso di studi nel triennio, mentre altri 50 saranno determinati dalle prove di maturità. In particolare, le due prove scritte varranno 15 punti ciascuna e al colloquio orale saranno assegnati 20 punti. Nella prima versione, invece, il colloquio aveva un peso di 40 punti, pari a quello del triennio. Questa nuova attribuzione dei punteggi arriva dopo l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e le consulte studentesche, avvenuto nella giornata di martedì. Erano stati gli studenti stessi a domandare un maggior peso del triennio nella valutazione finale, ribadendo anche la loro contrarietà all’istituzione della seconda prova a pochi mesi dagli esami di maturità. La reazione dei ragazzi è stata di insoddisfazione, come ha comunicato l’Unione degli studenti. La richiesta che sarà portata avanti nelle prossime manifestazioni e occupazioni è infatti quella di una totale revisione dell’esame di Stato, a cui si affianca la battaglia contro l’alternanza scuola-lavoro.