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Riforma giustizia, la conferenza stampa del governo sulle novità introdotte nel Csm e nell’ordinamento

Pubblicato: 11/02/2022 15:22

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario; il consenso è stato unanime e le novità introdotte sono importanti. Il Cdm è stato convocato per questa mattina alle 11 e si è concluso intorno alle 14 ed è stato preceduto da un incontro tra il Presidente del Consiglio Draghi, il Guardasigilli Marta Cartabia e i capi delegazione delle forze di maggioranza, per sciogliere i nodi della riforma sull’organo di autogoverno della magistratura.

Tra le norme approvate anche il divieto di esercitare funzioni di giudice o pm mentre si ricoprono incarichi di governo a tutti i livelli. La riforma è stata presentata in conferenza stampa alla presenza del Presidente del Consiglio e della ministra Cartabia.

Riforma giustizia: la conferenza stampa

Ad aprire la conferenza stampa è stato il Premier Draghi che ha parlato dell’incontro con il Csm definendolo fruttuoso e ricco di opinioni “Condivise, nell’impianto fondamentale della riforma, la delimitazione delle aree in cui permangono discussioni” infine anche “sull’approvazione in tempo utile“. Accordo e condivisione sono le parole chiave di questa riforma, anche in merito ai partiti.

Il Presidente del Consiglio ha ribadito, prendendo cinque minuti per parlare ancora della situazione economica, l’importanza con la quale il governo si rivolge alla crescita.

La riforma spiegata dalla ministra Cartabia

Era una riforma ineludibile“, così la ministra Cartabia ha introdotto la sua riforma ribadendo le scadenze amministrative del Csm che andrà presto a rinnovarsi. “Norme più adeguate e rigorose possono sostenere la magistratura in questo percorso. (…)Lo dobbiamo ai cittadini che hanno pieno diritto di rinnovare la propria fiducia verso questa magistratura”.

Cosa contiente la riforma? Una riorganizzazione del sistema elettorale, lo stop alle nomine a porta girevole o a “pacchetto”, le valutazioni di professionalità, la disciplina dei magistrati fuori ruolo, il concorso per l’accesso alla magistratura…

Differenze di opinioni su alcuni punti son rimaste” ha detto il Premier, garantendo “L’impegno corale a superarle”.