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Senza tetto allontanati con acqua gettata a terra in stazione Termini: la denuncia e le immagini

Pubblicato: 12/02/2022 13:27

La stazione Termini di Roma è al centro di una polemica riguardante la gestione dei senza tetto. Qui infatti sarebbero state gettate a terra secchiate d’acqua fredda, per impedire loro di sedersi o stendersi di fronte alle vetrine di negozi e locali. Un’associazione è scesa in campo per difendere i clochard, criticando duramente quanto avvenuto in questo e in altri episodi.

Acqua in stazione Termini per non allontanare i senza tetto: la denuncia dell’associazione

“In seguito alle denunce circa l’allontanamento dei volontari che distribuiscono cibo ai senza tetto a Termini, oggi emerge un’altra delle pratiche disumane messe in campo da tempo da Grandi Stazioni” esordisce così l’Associazione Nonna Roma, in un post condiviso su Facebook ieri. “Gettare acqua gelida a ridosso delle vetrate della stazione in Piazza dei Cinquecento per impedire alle persone di appoggiarsi e trovare riparo” aggiunge poi rendendo noto quanto avvenuto all’interno della stazione Termini.

Il post dell’Associazione, contiene anche un’immagine scattata all’interno degli spazi in questione. Nella fotografia si vedono gradi pozzanghere d’acqua a ridosso delle vetrate dei locali. Tale pratica, sostiene il gruppo, avrebbe come fine l’allontanamento dei senza tetto. Come riportato da La Repubblica, il presidente di Nonna Roma, Alberto Campailla sostiene che si tratti di “una pratica disumana messa in campo da tempo da Grandi Stazioni che serve solo ad allontanare dagli occhi dei passanti la vista dei poveri“.

Interventi contro i senza tetto nelle stazioni: le misure fanno discutere

“Queste modalità non solo la soluzione. È l’ennesimo esempio di architettura ostile, al pari delle panchine con i divisori per non far stendere i clochard” ha dichiarato ancora Campailla. “Nei loro confronti però la tutela non c’è: non vengono viste come persone in difficoltà di cui occuparsi e a cui proporre opportunità di inclusione sociale, ma solo come persone che sporcano e portano degradoha aggiunto, come riporta La Repubblica. “Questa ideologia del decoro a tutti i costi va avanti da anni e ha ispirato il regolamento di polizia urbana del 2019 del Comune di Roma” ha osservato ancora.

Nelle scorse settimane, l’Associazione aveva già posto l’attenzione su un clochard bengalese che in 3 anni ha ricevuto 187 Daspo. Anche a Triburtina inoltre, sarebbero avvenuti molteplici sgomberi nei confronti di Baobab, associazione che aiuta i migranti.

“Gli interventi di cui si parla servono innanzitutto a mantenere l’ingresso in sicurezza e pulitoavrebbero commentato da Grandi Stazioni. “Ma nei confronti delle tante persone emarginate e senza dimora l’attenzione è sempre stata massima. L’impegno è costante, capillare e giornaliero” avrebbero poi aggiunto.