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L’Unione Europea dibatte: gas e nucleare potrebbero diventare delle fonti energetiche considerate “green”

Pubblicato: 15/02/2022 10:18

In queste ore, l’Unione Europea si è riunita per discutere della possibilità di includere le fonti di energia da sempre ritenute pericolose per l’uomo o per l’ambiente, come quella nucleare e il gas, nella tassonomia delle fonti energetiche “green”, quindi a basso impatto ambientale. L’obiettivo è quello di accelerare la transizione ecologica.

Investimenti “green” in Unione Europea: il piano della commissione sulla normativa su gas e nucleare

Ormai da anni, il nucleare si trova sul tavolo delle commissioni di tutto il mondo. Come riferisce Agi, l’UE non ha accolto all’unanimità il progetto di tassonomia che prevede di inserire questa fonte di energia tra quelle ritenute “green”. La propensione dell’Unione Europea ad includere gas e nucleare all’interno del gruppo di investimenti considerati a basso impatto ambientale, non ha raccolto il consenso di tutti gli ecologisti e gli ambientalisti. Da molte parti degli Stati Membri vi sono posizioni di disaccordo. La scelta, anticipata il 31 dicembre scorso, sarebbe quella di realizzare entro il 2045 una normativa che preveda la costruzione e la regolarizzazione di centrali nucleari, appositamente classificate come green.

Nel piano, ci sarebbe anche la realizzazione di centrali a gas per la produzione di energia elettrica che emettano meno di 270 grammi di CO2 per kilowattora fino al 2031 o meno di 100 grammi per tutta la loro vita utile. Prevista anche la costruzione di sistemi di stoccaggio per le scorie radioattive. Una volta presentata la normativa, all’interno della Commissione Europea vi sarà la votazione e il progetto sarà fermato solo qualora il 72% degli stati membri avrà espresso voto negativo.

Gas e nucleare come fonti “green”: la posizione della Germania e di altri paesi comunitari

La Germania si è a più riprese dichiarata fermamente contraria a considerare l’energia atomica come “green”. Lo stato centro-europeo ha invece più volte ribadito la sua posizione favorevole all’utilizzo del gas in sostituzione al carbone. Altri stati membri come il Lussemburgo, la Spagna, la Danimarca e l’Austria si sono invece espressi contrari a entrambe le fonti. Anche in Italia non mancano i pareri. Diversi partiti, tra cui il M5S, come riferisce Panorama, si sono espressi sfavorevoli al progetto europeo. Gli esperti a consiglio della Commissione Europea hanno espresso anch’essi dissenso.