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Addio al Green Pass dopo la fine dello stato di emergenza: le prime ipotesi sugli allentamenti

Pubblicato: 17/02/2022 10:11

Si avvicina sempre di più la data del 31 marzo che segnerà la fine dello stato di emergenza, come sembra sempre più probabile. Ecco cosa potrebbe succedere a una misura emergenziale come l’obbligo di Green Pass, nelle sue forme base e rafforzato.

Green Pass, cosa succederà dopo il 31 marzo: le prime ipotesi

Al momento, il Governo non sembra voler intraprendere la proroga dello stato di emergenza che, quindi, dovrebbe terminare il 31 marzo 2022. È possibile prevedere un allentamento delle misure restrittive, fino ad arrivare alla loro eliminazione, ma si tratterà di un cambiamento da affrontare in modo graduale, legato all’andamento dei contagi. Per quanto riguarda il Green Pass, il suo destino potrebbe essere simile a quello delle mascherine: l’obbligo potrebbe essere allentato per accedere ai luoghi all’aperto, per esempio per mangiare all’esterno di bar e ristoranti o recarsi nei negozi, complice l’avvento della bella stagione. La certificazione verde potrebbe però continuare a essere richiesta per recarsi sul posto di lavoro e per prendere i mezzi di trasporto. Con la fine dello stato di emergenza, infatti, avrà fine anche il ricorso massiccio allo smart working. Aumenteranno dunque i lavoratori che torneranno in presenza e che si sposteranno con i mezzi pubblici, per questo motivo potrebbe essere prematuro eliminare tutte le misure anti-Covid, considerando che le stime attuali indicano 2.600.000 lavoratori compresi nella fascia 30-59 anni che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino.

Quali sono i nodi da sciogliere per l’obbligo di Green Pass sul posto di lavoro

Al momento, l’intenzione del Governo sembra quella di mantenere l’obbligo di Green Pass e mascherina nei luoghi chiusi e affollati, oppure in caso di assembramenti. Tra questi sono compresi anche i luoghi di lavoro. Il tema del Green Pass è legato anche all’obbligo di vaccinazione per le persone con più di 50 anni, in particolare i lavoratori. Per gli altri dipendenti e professionisti, l’ingresso al posto di lavoro è consentito esibendo il Green Pass base, che si può avere anche sottoponendosi a un tampone (antigenico o molecolare) con esito negativo. Per i lavoratori con più di 50 anni, appartenenti al settore pubblico ma anche a quello privato, l’accesso al luogo di lavoro è invece consentito solo con il Super Green Pass. Si tratta della certificazione ottenibile tramite vaccinazione oppure guarigione da Covid. Per loro, la data che segna la fine di questa disposizione è fissata al 15 giugno, con l’eventualità che il Governo possa decidere di prorogarla.