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Milleproroghe, cosa cambia per le cartelle esattoriali e i prestiti alle piccole imprese: gli emendamenti

Pubblicato: 21/02/2022 10:18

Il Decreto Milleproroghe sarà sottoposto al voto di fiducia nella giornata di oggi e, tra gli emendamenti approvati la scorsa settimana, spunta la possibilità di ottenere più tempo per pagare le cartelle esattoriali o per usufruire di alcune agevolazioni previste nel contesto del Covid.

Cartelle esattoriali e rateizzazione, cosa cambia con il Decreto Milleproroghe

Le cartelle esattoriali sono già state protagoniste di numerosi interventi da parte del Governo. Durante i primi mesi di pandemia, il pagamento delle cartelle era stato sospeso, congelando l’attività del fisco. Entro il 31 dicembre 2021 era stata disposta la possibilità di richiedere il pagamento rateizzato, una data che il Decreto Milleproroghe intende portare al 30 aprile 2022. Con questa nuova proroga, però, i contribuenti interessati non potranno fare affidamento sulla “decadenza lunga”, che stabilisce la perdita del beneficio dopo 10 rate non versate. Entro il nuovo termine ultimo, infatti, il diritto alla rateizzazione decadrà dopo 5 rate non pagate.

Prima casa e prestiti alle imprese, quali sono gli emendamenti al Milleproroghe

Nel Decreto Milleproroghe si affronta anche il tema delle agevolazioni per la prima casa, in particolare il beneficio dell’imposta di registro ridotta. Questo beneficio era stato disposto nel corso della pandemia per agevolare la vendita della propria abitazione e l’acquisto di un’altra, prevedendo anche la possibilità di ottenere un credito d’imposta sulla differenza dell’importo. Con il Milleproroghe, la sospensione di questa misura sarà spostata dalla data del 1° gennaio 2022 al 31 marzo. Ci sarà quindi più tempo per poterne usufruire.

Tra gli emendamenti al Milleproroghe figurano anche quelli relativi ai prestiti per le piccole imprese, del valore massimo di 30.000€. Erano stati introdotti nel 2020 e prevedevano una garanzia pubblica del 100%, percentuale progressivamente abbassata al 90% e infine all’80%. Oltre alle piccole e medie imprese, tra i beneficiari figurano anche persone fisiche esercenti attività di impresa, professionisti e numerosi altri soggetti economici. Il rimborso del capitale avviene almeno 24 mesi dopo l’erogazione. Il Milleproroghe dovrebbe prevedere la proroga, appunto, di 6 mesi per i rimborsi destinati a partire da quest’anno. La richiesta dovrà essere presentata dai beneficiari dei finanziamenti e dovrà trovare l’accordo di tutte le parti coinvolte.