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Studente italiano muore in un college a New York, la famiglia accusa: “Inimmaginabili trattamenti”

Pubblicato: 21/02/2022 09:31

Claudio Mandia è il nome del 17enne salernitano trovato morto in un college americano nella notte tra giovedì e venerdì. Il giovane sabato avrebbe compiuto 18 anni e sarebbe stato “sottoposto a inimmaginabili trattamenti da parte dell’amministrazione” dell’istituto che stava frequentando a New York, a dirlo la famiglia in un comunicato.

La morte dello studente italiano e l’appello della famiglia

Sembra che la famiglia avesse raggiunto di New York proprio per festeggiare i 18 anni. Dopo quanto accaduto la famiglia del giovane si dice “scioccata e distrutta da questa morte insensata“, riporta Ansa. Al momento, spiegano ancora nel comunicato, è “in corso una indagine completa” e che da questa verranno prese “azioni appropriate“. Al momento la polizia avrebbe parlato con i coetanei che alloggiano nello stesso college frequentato dal giovane nel tentativo di ricostruire quanto accaduto e le ultime ore di vita che il giovane avrebbe passato a una festa.

L’istituto che Mandia frequentava era la Er Academy di Tarrytown, nella contea di Westchester: questo sarebbe un istituto esclusivo a nord di New York con una retta molto alta, di oltre 50 mila dollari l’anno. Al momento i legali americani della famiglia del giovane allontanano l’ipotesi che Claudio Mandia possa essere morto a causa dall’abuso di alcol o droghe, in ogni caso sarà l‘autopsia, che è già stata effettuata, a chiarire la causa del decesso del 17enne.

Le parole del sindaco di Battipaglia

Sulla morte del giovane è intervenuta anche la sindaca di Battipaglia, di dove era originario il ragazzo. “Sono cose che non dovrebbero mai accadere, soprattutto in giovane età“, ha detto infatti Cecilia Francese, che sta supportando anche i famigliari in questi momenti. Il suo Comune nelle scorse ore avrebbe già preso, appunto, contatti con il Consolato italiano negli USA e provveduto anche a mandare tutti i documenti che saranno necessari per riportare in Italia la salma del giovane. Le tempistiche comunque non sono ancora chiare, è possibile che prima debbano essere resi noti i risultati dell’autopsia.