Pino Insegno ha presentato il suo nuovo libro autobiografico “La vita non è un film” nella trasmissione televisiva Oggi è un altro giorno di Serena Bortone. Il comico ha raccontato gli esordi della sua carriera da doppiatore.
Ma Pino Insegno ha anche svelato un suo dettaglio fisico e un’esperienza del passato, che lo ha molto formato.
Pino Insegno racconta gli esordi nei film porno
Pino Insegno è stato ospite della puntata del 22 febbraio di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone. La conduttrice televisiva ha chiesto all’attore di raccontare la sua carriera da doppiatore: “Ho cercato sempre di essere più vero possibile… Sono le intenzioni che fanno vera la voce“.
Pino Insegno ha svelato anche di aver lavorato per dei film porno: “Se ansimi a vuoto per più di 40 secondi mandi in iperventilazione il cervello. Se l’iperventilazione non si risolve, nel giro di qualche minuto, lo svenimento è dietro l’angolo… Mi sono fatto prestare il corpo da persone molto valide… Imbarazzante… Stai al leggio con persone che non conoscevi“.
Su Roberto Ciufoli, il comico ha aggiunto: “Siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da quando abbiamo dieci anni praticamente, abbiamo fatto le scuole insieme“. Ma Pino Insegno non pensa che ci sarà una reunion con la Premiata Ditta: “Noi non ci siamo mai divisi… Abbiamo deciso insieme, naturalmente, dopo 30 anni che il nostro percorso era fatto… Rischieremmo di rovinare dei ricordi meravigliosi“.
Pino Insegno e il particolare dettaglio fisico
Pino Insegno, nel raccontarsi apertamente nell’intervista a Oggi è un altro giorno, ha svelato anche un importante fatto del passato, che l’ha molto formato: “Fu una cosa molto dura, che è giusto anche raccontarla“. Pino Insegno scoprì a otto anni di avere un solo testicolo: “Un ragazzo cresce, i suoi valori sono i centimetri… In quel periodo, anni Sessanta, fu uno shock molto forte… Non pensavo se potevo avere o non avere figli“. L’attore chiese subito alla madre: “‘Si può cambiare questa cosa?‘” e ricevette un “No” molto importante.
Pino Insegno ha raccontato quando lo ha cambiato quest’esperienza del passato: “Immagina un ragazzo che, a quell’età, cresce ed è convinto che, esteticamente magari possa succedere qualcosa, di poter perdere qualcosa… Essere molto più attento, più sensibile, cominciare ad amare le donne come se fossi un’altra donna… Non calcolando né centimetri, né grandezza… Questa cosa mi ha aiutato a crescere, questo ‘No’ violento… All’inizio c’era la vergogna“.