Quando si cerca di fare economia domestica, grande importanza ha anche una scelta oculata degli elettrodomestici, così come – anche a prescindere dalla classe energetica, sono importanti delle piccole accortezze che possono incidere positivamente sul bilancio finale delle bollette. Ecco dunque quali sono gli apparecchi domestici che consumano di più, quali meno e – soprattutto – quali sono le piccole abitudini che possono aiutare a risparmiare ogni mese.
Elettrodomestici, quali sono i più energivori
Senza dubbio tra gli elettrodomestici che consumano maggiormente c’è il forno elettrico, che pian piano ha sostituito in moltissime case quello a gas. Questo apparecchio può arrivare a consumare fino a 1,5 Kwh (chilowatt ora) per un’ora di accensione a temperatura 200°. Una soluzione efficace per ammortizzare la spesa è senza dubbio la modalità di utilizzo; scegliendo infatti la cottura ventilata i può ridurre notevolmente il tempo di cottura degli alimenti e, di conseguenza, anche il consumo.
Ovviamente questo non è l’unico elettrodomestico a pesare sul consumo di energia, in quanto anche l’utilizzo della lavatrice può incidere negativamente sulla bolletta. Anche in questo caso però i produttori sono andati incontro alle esigenze dei consumatori e, per cercare di tagliare un po’ i consumi, è sufficiente prediligere un lavaggio a 40° piuttosto che a 60°; in questo caso infatti, è soprattutto la temperatura che pesa sul consumo. Infine molti apparecchi moderni hanno il programma eco, che permette di ottenere gli stessi risultati con un dispendio energetico inferiore. Si consiglia inoltre di utilizzare l’elettrodomestico solo a pieno carico, in modo tale da ammortizzare la spesa ed evitare troppi cicli di lavaggio.
Ultima croce e delizia delle case di ogni cittadino è infine il frigorifero, che tra tutti è quello maggiormente in funzione. Se infatti un forno o una lavatrice hanno un consumo che varia a seconda dell’utilizzo, il frigo è invece sempre attivo e può pesare moltissimo sulla spesa mensile – mediamente ha infatti una potenza che oscilla dai 100 W fino ai 300 W, corrispondente ad un consumo di circa 100-240 W l’ora. In questo caso l’unico consiglio utile è quello di fare attenzione alla classe energetica, prediligendo una A, dal momento che una C può arrivare a far spendere anche 100 euro in più in un anno.
Elettrodomestici, quali sono quelli che consumano meno
Per molto tempo si è guardato con diffidenza piccoli e medi apparecchi come l’aspirapolvere o il phon. Entrambi di uso comune, incidono meno in realtà sulla bolletta casalinga – anche se ovviamente dipende sempre dall’utilizzo che se ne fa. Un aspirapolvere infatti ha infatti una potenza elettrica di circa 1000 W(a seconda dei modelli). Se, dunque, utilizzato per circa un’ora, può consumare circa 2 Kwh. In questo caso però è sufficiente trovare un modello particolarmente efficiente, che quindi riuscirà a pulire in minor tempo.
Per quanto riguarda l’asciugacapelli, invece, mediamente l’apparecchio consuma circa 40 kWh ma si può dire che, non essendo in continua funzione, non incide troppo negativamente sul consumo medio mensile. Ovviamente, per cercare di tagliare un po’ i costi, si può optare per modelli che abbiano una potenza minore; sul mercato sono infatti disponibili anche modelli da 2000 W, ma logicamente hanno un consumo anche più alto.
Bolletta: come tenere sotto controllo i consumi degli elettrodomestici
Come si può intuire dalla scelta degli elettrodomestici qui presi in considerazione, un ruolo importante per i consumi è ovviamente svolto dalle dimensioni dello stesso, ma non è l’unico fattore decisivo. È infatti importante sottolineare anche l’importanza dell’isolamento, soprattutto nel caso del forno. Infine, come anticipato, anche la modalità di utilizzo ha un’importanza fondamentale e, per questo, molte apparecchiature moderne, hanno dei programmi che aiutano a tagliare sul tempo di utilizzo (e quindi sul consumo energetico).
Importantissima, ovviamente, anche la classe energetica dell’elettrodomestico in questione, per cui si consiglia sempre di acquistare apparecchi etichettati dalla B. Di recente, infatti, l’Unione Europea ha rivisto la classificazione sulla base degli ultimi modelli in circolazione sul mercato, ricalcolando le classi ed eliminando anche i “+”, nonostante ovviamente (ai fini del consumo) sia preferibile la classe superiore (che corrisponde alla A). Entro il 2022, inoltre, è prevista l’introduzione anche di etichette che proporranno agli acquirenti maggiori informazioni, come il principio di funzionamento e la temperatura ambiente.
Infine vale la pena sottolineare che nelle case dei cittadini sono spesso presenti anche apparecchi che possono andare in stand-by; per quanto il consumo, rispetto alla funzionalità normale, sia ridotta (come nel caso di un pc fisso), può incidere negativamente. Si calcola infatti che la sospensione di piccoli elettrodomestici per ogni abitazione può incidere fino a 305 kWh.