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Caro bollette luce e gas, quali sono gli effetti della guerra tra Ucraina e Russia e l’intervento dei Governi

Pubblicato: 02/03/2022 14:44

La guerra tra l’Ucraina e la Russia sta manifestando i suoi effetti anche sul prezzo del petrolio e del gas. Gli aumenti si stanno ripercuotendo sulle famiglie e i Governi di tutta Europa potrebbero introdurre presto speciali misure di emergenza per fronteggiare l’ondata di rincari.

Caro energia, la proposta di coordinamento tra Stati europei

Sarà pubblicato a breve nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Energia definito dal Governo nei giorni scorsi. Conterrà interventi per ammortizzare l’impatto del caro energia nel secondo trimestre del 2022, ma dovrà anche tenere contro dell’attuale situazione in Ucraina e delle relative sanzioni disposte contro la Russia. In particolare, l’Europa si sta interrogando sulle azioni da adottare nel caso in cui Mosca dovesse interrompere la fornitura di gas. La soluzione che al momento appare più probabile prevede un coordinamento tra i Paesi membri. A richiedere un “fondo di solidarietà” è soprattutto la Grecia, per consentire prestiti a condizioni particolarmente favorevoli. Questi aiuti europei, che potrebbero essere alimentati da fondi comunitari, dovrebbero intervenire a favore delle aziende e delle famiglie, agendo anche sull’effetto dei rincari sull’economia. 

Come potrebbe cambiare il prezzo dell’energia per effetto della guerra e quali misure ha adottato l’Italia

Il mese di febbraio si è concluso con i contratti future sul gas battuti a oltre 120€/MWh alla Borsa di Amsterdam, con il petrolio ancora sopra i 100$ al barile. Il metano potrebbe aumentare a 200€/MWh se la Russia dovesse interrompere la fornitura di gas, come ipotizza Il Messaggero. Al momento, il costo del caro bollette ha raggiunto i 42.000.000.000€ per l’Italia. Secondo Confindustria, la guerra in Ucraina potrebbe comportare costi aggiuntivi per le imprese compresi tra i 14 e 51 miliardi di euro nel 2022, da cui deriverebbe la necessità di aiuti di portata più ampia. Al momento, contro il caro energia l’Italia ha disposto 6.000.000.000€ per azzerare gli oneri di sistema e il credito d’imposta e tagliare l’Iva sul gas. Sarebbero in arrivo tariffe calmierate su metano ed elettricità rivolte alle imprese e potrebbero essere tagliate le aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta.

Le misure degli altri Paesi europei contro il caro energia

I Paesi dell’Unione Europea hanno adottato diverse misure per contrastare l’aumento nei prezzi dell’energia. La Francia ha ridotto le tasse nella bolletta della luce e ha chiesto al principale produttore e fornitore di energia elettrica di venderne una quota ai concorrenti a prezzo calmierato. La Germania ha ridotto la tassa per lo sviluppo di fonti rinnovabili e potrebbe deciderla di sospenderla a partire da luglio, generando un risparmio di quasi 89€ in media per famiglia ogni anno. Il Portogallo ha bloccato gli aumenti di prezzo dell’elettricità sul mercato regolato, mentre le aziende nel mercato libero hanno rialzato le proprie tariffe. In Spagna sono stati stanziati 4.000.000.000€ per ridurre la tassa speciale sull’elettricità, portandola dal 5,1% allo 0,5%, e lo sconto per le famiglie vulnerabili è stato alzato dal 25% al 60%. In Belgio, ogni consumatore potrà ricevere 100€ di bonus una tantum per il riscaldamento e la tariffa sociale per gas ed elettricità è stata prorogata e ampliata per includere 500.000 famiglie vulnerabili.