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Europa: nuove direttive per le aziende che non rispettano i criteri di tutela sull’impatto ambientale

Pubblicato: 02/03/2022 12:49

Cresce l’attenzione da parte dell’Unione Europea per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente. Secondo quanto pubblicato da Bloomberg, l’Europa avrebbe intenzione di approvare una nuova direttiva per mettere al bando le aziende non etiche. Quest’ultime sono compagnie che non rispettano i criteri ESG, standard che consente di determinare l’impatto ambientale e sociale delle imprese. Se le società non riuscissero a dimostrare il rispetto di tali norme andrebbero incontro al rischio di una sanzione da parte dell’Unione Europea. In totale sono 13mila le aziende che rischiano di rientrare nella nuova direttiva e finire così nell’occhio del ciclone.

Aziende a rischio: quali sono quelle che rischiano una sanzione

Le società interessate da questo nuovo provvedimento, sono le grandi imprese con 150 milioni di euro di fatturato e minimo 500 dipendenti. Per quanto riguarda invece le aziende di media dimensione con un fatturato di 40 milioni di euro e 250 dipendenti, saranno sanzionate le società che operano in settori ad alto impatto.

Per le società non europee, verrà considerato il business generato dentro i confini del nostro continente. Sono escluse da questo provvedimento le aziende finanziarie.

ETF ESG: la finanza si tinge di verde

Con l’inquinamento ambientale che si sta facendo sempre più incalzante, si stanno adottando soluzioni green per la salvaguardia del pianeta. Mentre le aziende non etiche rischiano una sanzione con le nuove direttive europee, le società considerate green stanno continuando a crescere anche attraverso i nuovi ETF ESG.

Gli ETF sono fondi di investimento passivi, cioè replicano un indice azionario e vengono negoziati in borsa. Esistono diverse tipologie di ETF, in particolare suscitano interesse gli ETF ESG, i quali replicano l’indice azionario di aziende considerate sostenibili. Poter investire in queste tipologie di aziende, oltre ad essere eticamente corretto, può rivelarsi anche profittevole dato che il più delle volte si tratta di società solide, con grosse possibilità di crescita nel futuro. Infatti negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione dei consumatori verso scelte di acquisto ecosostenibili, quindi perché non seguire la stessa linea green per gli investimenti?

C’è da chiedersi però se queste sanzioni e l’avvento di nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo di società green, sia sufficiente per rallentare l’inquinamento e salvaguardare il nostro pianeta.