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Finanza pubblica: il ruolo degli enti territoriali e l’accessibilità alle banche dati

Pubblicato: 09/03/2022 09:39

Per la gestione ottimale delle risorse economiche di uno stato è di primaria importanza il ruolo della finanza pubblica, ma cos’è esattamente la finanza pubblica? Con questa espressione si intende l’insieme di attività con le quali la pubblica amministrazione impiega le risorse finanziare per il perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico. In Italia, per poter analizzare la banca dati delle pubbliche amministrazioni, è sufficiente andare sul portale OpenBDAP della Ragioneria Generale dello Stato. In questo sito è possibile accedere a tutti i dati macroeconomici dello stato come l’indebitamento netto, il debito pubblico, il PIL e la spesa pubblica.

Attualmente, come stabilito con la legge di bilancio 2019, gli enti territoriali devono raggiungere l’equilibrio di bilancio, cioè il saldo finale tra entrate ed uscite non dev’essere negativo. Ma come sono cambiate nel corso degli anni le regole per le pubbliche amministrazioni?

Il ruolo che ha avuto l’Europa sulla finanza pubblica

Nel corso del scorso secolo ci fu la costituzione dell’Unione Europea, tra i vari trattati firmati dai paesi membri, tra cui l’Italia, ha particolare importanza il Trattato di Maastricht. Quest’ultimo ha rivoluzionato la finanza pubblica perchè prevede che ogni stato dell’Unione Europea debba dichiarare le risultanze finanziarie degli enti locali del proprio territorio. Perciò nel 1998 fu introdotto il patto interno di stabilità (PSI) e per la prima volta gli enti locali italiani entravano a pieno regime nella vita economica nazionale. Con questo patto le pubbliche amministrazioni dovevano rispettare i vincoli economici imposti dall’Europa.

La finanza pubblica oggi

Con la legge di bilancio 2017, Il PSI è stato sostituito dalla disciplina del pareggio di bilancio, che prevede un saldo negativo tra le entrate e le uscite dello stato. Un’altra importante novità introdotta con questa legge di bilancio è il Fondo pluriennale vincolato. Quest’ultimo è un saldo finanziario istituito per garantire la coperture di spese imputate ad anni successivi a quello attuale, come riporta il sito della Camera dei deputati. Nel caso di mancato risultato, si prevedono una serie di sanzioni per gli enti locali.

La situazione attuale risulta di fatto semplificata rispetto al passato ed ha come obiettivo nel lungo termine la stabilità del Paese.

Accessibilità alle banche dati della finanza pubblica

Nel 2009 è stata creata una Banca Dati della Pubblica Amministrazione (BDAP), quest’ultima serve a monitorare la situazione contabile degli enti locali. I dati vengono raccolti e gestiti dalla Ragioneria generale dello Stato, come riportato sul sito del MEF.

Il progetto OpenBDAP assume una particolare importanza, per l’accessibilità delle informazioni finanziare dello Stato. Il sito dispone di circa 1000 dataset anche se il numero è in continua crescita. Questo portale realizza l’obiettivo di trasparenza dei dati della pubblica amministrazione e dell’accessibilità ad ogni cittadino interessato alla situazione finanziaria del Paese.