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Contanti, l’Italia verso l’abbandono di banconote e monete: la situazione negli altri Paesi

Pubblicato: 14/03/2022 17:16

Gli italiani vogliono abbandonare il contante. L’Italia è il paese europeo più disposto ad abbandonare la moneta fisica, secondo l’11° Rapporto sulle Tendenze dei Mezzi di Pagamento, che è stato presentato da Minsait Payments, la filiale di mezzi di pagamento di Minsait.

Eliminazione del contante: una panoramica internazionale

Questa predisposizione degli italiani non viene presa in considerazione dagli esercenti e da altri settori, che in molti casi continuano a richiedere il pagamento in contanti.

L’Italia è infatti, insieme alla Spagna, il paese con la più alta percentuale di restrizioni all’uso di mezzi di pagamento alternativi al contante nei piccoli negozi, bar e ristoranti. A richiedere l’eliminazione del contante sono infatti per lo più i cittadini, nella speranza di avere esclusivamente carte per pagamenti elettronici a garanzia della sicurezza delle transazioni e per l’eliminazione delle attività illecite e dei pagamenti non regolamentati.

La causa principale della preferenza delle carte al contante, va ricercata nella rapidità ed efficienza dei pagamenti con moneta fisica, non sono rari infatti i casi di guasti ai pos o di problemi con la linea elettronica per i trasferimenti digitali di denaro.

Contanti, i servizi per cui in Italia sono ancora richiesti

Stando al Rapporto, riportato da Adnkronos, l’Italia continua a richiedere contanti per pagare servizi che in altri paesi europei possono già essere pagati con mezzi alternativi, come le autostrade e le stazioni di servizio, dove il 13% e il 12,8% rispettivamente della popolazione intervistata ha dovuto usare contanti nel 2021.

Sono anche alte le percentuali di popolazione che hanno anche dovuto pagare in contanti per servizi pubblici come i trasporti (27,5%) o per gestioni con le pubbliche amministrazioni come tasse, multe e imposte (12,8%).

Fintech e Neobank, le nuove alternative alla banca tradizionale

Adriano Gerardelli, responsabile del mercato dei servizi finanziari di Minsait in Italia, ha spiegato ad Adnkronos che quello che stiamo vivendo è un momento di transizione: “Stiamo vivendo un momento di trasformazione nelle abitudini di acquisto e nei mezzi di pagamento utilizzati dalla popolazione italiana ‘bancarizzata’, che sta progressivamente abbandonando il contante e adottando nuovi sistemi digitali e diversificati”.

A fare la differenza in futuro potranno essere fintech e neobank: “Le banche sono ancora i principali gestori di pagamenti, anche se nuovi operatori, fintech e neobank stanno iniziando a prendere posizioni rilevanti nel settore, che sono destinate ad aumentare con la crescita della fiducia e della volontà di condividere i dati da parte dei cittadini”