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25enne uccide i genitori a colpi di pistola nel vicentino, poi va dai carabinieri e si costituisce

Pubblicato: 16/03/2022 10:56

Dramma nel vicentino, dove un ragazzo di 25 anni ha ucciso i genitori a colpi di pistola per poi costituirsi. Al momento sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri, coordinati dal procuratore di turno Barbara De Munari, che avrebbero individuato il movente. La cittadina di Chiampo è sita a circa 30 chilometri da Vicenza, ed è abitata da 12mila abitanti; quello di Chiampo è il comune più importante del distretto della concia di Vicenza.

Uccide i genitori e si costituisce

Teatro del dramma la cittadina di Chiampo, provincia di Vicenza nella casa dove risiedeva la famiglia. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, l’omicidio sarebbe avvenuto nel pomeriggio di martedì 15 marzo; il ragazzo, dopo aver ucciso i genitori, sparando prima al padre e poi alla madre, è scappato vagando per ore con la sua auto. Dopodiché si è recato presso il comando dei carabinieri di Vicenza dove si è costituito.

Secondo quanto riferisce Il giornale di Vicenza, la famiglia stava vivendo un periodo turbolento segnato da continui liti.

L’ipotesi del movente economico dietro l’omicidio

Secondo una primissima ipotesi dei carabinieri, il movente dell’omicidio sarebbe di natura economica. Infatti le frequenti liti tra il figlio e i genitori pare si fondassero proprio sulle continue richieste del giovane di avere più soldi dai genitori. Resta comunque non esclusa alcuna altra pista.

L’arma usata per l’omicidio sarebbe stata detenuta illegalmente. Sul corpo della coppia uccisa è stata disposta l’autopsia.

Chi erano le vittime del duplice omicidio

Le vittime avevano 62 e 59 ani, il padre del 25enne era in pensione e in passato era stato proprietario di una conceria che aveva venduto. La madre del giovane era casalinga; entrambi i coniugi, riferisce Il Corriere, erano impegnati in opere di volontariato; lei cucinava sempre nella sagra paesana dell’Assunta che ricade ogni anno in agosto.

Il 25enne era al momento disoccupato, aveva lavorato come operaio in una conceria. Secondo quanto si legge sempre sul Corriere, il ragazzo era stato legatissimo alla nonna che aveva accudito fino alla scomparsa di lei.

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