Caro carburanti, il Governo è al lavoro per preparare interventi volti ad ammortizzare l’impatto dei rincari. Ecco come potrebbe essere strutturato il pacchetto di misure e cosa potrebbe prevedere.
Decreto taglia prezzi, le ipotesi contro il caro benzina e gasolio
Il cosiddetto Decreto Taglia Prezzi è atteso per domani venerdì 18 marzo. Gli argomenti sono stati affrontati dal premier Draghi in riunione con i capi gabinetto e i Ministri dell’Economia e della Transizione Ecologica e il Decreto potrebbe essere delineato già nel corso del Consiglio dei Ministri di venerdì. Per quanto riguarda il caro carburante, al momento sia la benzina sia il gasolio hanno raggiunto prezzi da record, sforando la soglia dei 2€ al litro. L’ipotesi messa in campo dal Governo propone un intervento simile a quanto già fatto in Francia, prevedendo uno sconto di 0,15€ al litro alla pompa. Un’iniziativa simile sta per essere adottata anche dalla Germania, che intende mantenere il prezzo inferiore ai 2€ al litro. Questa soglia di prezzo è la stessa proposta dal Partito Democratico, che però implicherebbe uno sconto ancora maggiore.
Cosa potrebbe prevedere il Decreto taglia prezzi per il caro bollette e per le imprese
Resta esclusa la possibilità di uno scostamento di bilancio, mentre si apre all’idea di ricorrere agli extraprofitti delle imprese di alcuni settori interessati per portare a una riduzione dei prezzi di gasolio e benzina. Si intende ricorrere anche all’extragettito dell’Iva come copertura, come ha spiegato il Ministro Cingolani al Senato, in modo da coprire la variazione dei prezzi. Non solo caro carburanti, il Consiglio dei Ministri dovrà decidere anche il pacchetto di interventi contro il caro energia. In particolare potrebbe essere discussa l’ipotesi di Enrico Letta di ampliare la platea di beneficiari del bonus sociale in bolletta. La richiesta è infatti l’innalzamento del tetto Isee a 20.000€, includendo così fino a 12 milioni di famiglie contro gli attuali 2,5 milioni.
Contro i rincari generalizzati che stanno caratterizzando quest’ultimo periodo, il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti domanda il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi con 1 miliardo di euro. L’obiettivo è fornire un supporto immediato alle attività colpite più duramente dall’impennata dei prezzi. Ha inoltre richiesto un fondo apposito da 800.000.000€ per i ristori da destinare alle imprese.