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L’olio di semi di girasole scomparirà dai supermercati, l’intervento del Ministero in soccorso delle aziende

Pubblicato: 17/03/2022 11:44

Il conflitto armato in Ucraina dura ormai da diverse settimane e sta portando con sé conseguenze economiche per diversi Paesi come l’Italia. Con il perdurare della situazione bellica, si è bloccato l’export alimentare di Kiev. Sugli scaffali dei nostri supermercati infatti è possibile notare l’assenza di alcuni prodotti alimentari. Un alimento che è destinato a sparire nei prossimi giorni sembra essere l’olio di semi di girasole. L’Ucraina detiene il 60% della produzione e il 75% dell’export dell’olio di girasole. Quest’ultimo è molto importante anche per le aziende alimentari e rappresenta la base per prodotti come: tonno, biscotti, maionese, fritture, pasta ripiena e sughi. Il problema si accentuerebbe nel caso il conflitto si prolungasse e venisse saltata la semina prevista in primavera.

Quando scomparirà l’olio di girasole e perché è importante

“Non c’è alcuna giustificazione nella corsa agli accaparramenti dei prodotti alimentari e non c’è nessun problema nell’approvvigionamento delle merci. La vera carenza riguarderà l’olio di semi di girasole che scomparirà dagli scaffali entro circa 20 giorni. Questa è la dichiarazione rilasciata dall’ad della Conad Francesco Pugliese ai microfoni di Radio 24 riportato da Huffpost.

L’amministratore delegato Francesco Pugliese ha inoltre spiegato che il problema non sarà per le famiglie italiane ma bensì per l’industria alimentare. “L’olio di semi di girasole è usato come addensante e componente di molti prodotti. Tutta l’industria sta procedendo alla sostituzione, uno dei sostituiti sarà il tanto discusso e bistrattato olio di palma”, ha specificato l’ad della Conad.

Carlo Tampieri, presidente del gruppo Oli da semi dell’Associazione italiana dell’industria olearia, riportato da Agi, ad inizio marzo spiegava: “Questo conflitto sta facendo molto male al nostro settore, oltre che ai consumatori, perché rende difficile l’approvvigionamento di materia prima e, di conseguenza, l’attività delle singole imprese“.

Il Ministero e il problema delle etichette: la soluzione

A seguito della carenza dell’olio di semi di girasole è intervenuto il Ministero dello Sviluppo economico con la pubblicazione di una circolare. “L’olio di semi di girasole è la base essenziale di numerosi prodotti alimentari italiani
quali ad esempio: biscotti, maionese, creme spalmabili, pasta ripiena, sughi, fritture, tonno
“, si legge nel comunicato.

È necessario individuare soluzioni per risolvere il problema delle etichette, che andrebbero aggiornate riportando gli ingredienti che sostituiscono l’olio di semi di girasole, in conformità al regolamento UE 1169/2011“. Per risolvere il problema delle etichette già esistenti, il Ministero spiega che è consentito utilizzare le etichette e gli imballaggi già in possesso però bisognerà sostituire l’olio di girasole con altri oli vegetali presenti nella lista dei prodotti. “I produttori, nel rispetto della sicurezza e della corretta informazione dei consumatori potranno, prevedere l’introduzione, attraverso il getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (es. sticker adesivi), di una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando
l’eventuale presenza di allergen
i”.

L’intervento del Ministero è stato necessario per evitare un rallentamento della produzione ed un aumento dei costi. In questo modo si permette alle aziende di adeguarsi ai prodotti disponibili, permettendo la sicurezza e l’informazione del consumatore.