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Sclerosi multipla, quali sono le cause, i sintomi iniziali e l’iter medico per affrontare la malattia

Pubblicato: 21/03/2022 14:56

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie che, dunque, aggrediscono il sistema nervoso centrale. Si stima che nel mondo circa 2,8 milioni di persone convivono con questa malattia, che comunque grazie alle ultime ricerche scientifiche riescono ad avere una buona qualità e aspettativa di vita.

Sclerosi multipla: cos’è e quali sono i sintomi iniziali della malattia

Come anticipato, la sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Questo dipende da una reazione anomala delle difese immunitarie che, scambiando alcuni elementi del cervello per agenti estranei, gli aggredisce. Per questo motivo si tratta di una patologia definita autoimmune.

I sintomi iniziali variano in base al soggetto, alla sede dell’infiammazione e l’entità della stessa. Tra i più frequenti, come ripotato dal sito dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), si possono riscontrare: disturbi visivi (con un rapido e rilevante calo della vista e movimenti non controllati dell’occhio), disturbi della sensibilità (quali sensazione di intorpidimento, formicolii e perdita di sensibilità al tatto), mancanza di energia fisica e mentale (anche in assenza di sforzi) e vera e propria debolezza muscolare.

Tutti questi sintomi possono manifestarsi uno alla volta oppure tutti insieme, così come anche l’entità e la durata possono variare. Inoltre, trattandosi di segnali comuni anche ad altre malattie, arrivare alla giusta diagnosi a volte può essere difficile.

Tutte le possibili cause della sclerosi multipla: quali sono i fattori che incidono

Per quanto riguarda le cause della sclerosi multipla, è necessario sottolineare che si tratta di una patologia per cui diversi fattori possono contribuire. Al momento infatti la malattia è ancora oggetto di studio, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi e le cause scatenanti.

Ad oggi è stato valutato che senza dubbio l’ambiente sembra influire molto sulla malattia ed è stato stimato che in alcune aree del mondo i soggetti colpiti sono più che in altre zone. Il perché può dipendere dall’assenza di esposizione alla luce del sole, responsabile della giusta regolazione della vitamina D nell’organismo. Senza contare che alcune evidenze scientifiche hanno mostrato che anche le polveri sottili sembrano avere una correlazione con la malattia.

Trattandosi, inoltre, di un’infezione, anche l’esposizione a virus e batteri può contribuire all’insorgere della malattia, soprattutto per quanto riguarda il virus responsabile della mononucleosi (l’Epstein-Barr), che può concorrere – ma insieme ad altri fattori – al manifestarsi della patologia.

Sclerosi multipla: possibili cure della malattia neurodegenerativa

Stando a quanto riportato dal su citato portale, non esiste una cura definita per la sclerosi multipla, ma sono molte e diverse le terapie disponibili per il trattamento della patologia. Le ultime evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato che sottoponendosi ad un percorso medico non appena si manifestano i primi sintomi, può aiutare a ridurre l’attività della malattia.

Ad oggi si utilizza prevalentemente l’interferone per contrastare la progressione della malattia, al quale comunque sono accostate altre molecole (come il glatiramer acetato). Si possono inoltre scegliere farmaci definiti “di seconda linea”, che tuttavia risultano più aggressivi – e dunque con maggiori effetti collaterali – quali il natalizumab e il fingolimod.

Nonostante, dunque, non esista una cura definitiva, il progresso scientifico in questo campo negli ultimi anni ha assicurato ai pazienti una buona prospettiva di vita, anche in termini di qualità. Infine è stato stimato nel mondo circa 2,8 milioni di persone convivono con questa patologia – il che implica che quasi una persona su 3000 convive con i sintomi su descritti. Per quanto riguarda il nostro paese, ad oggi sono circa 126 mila persone che combattono contro la sclerosi multipla.