Vai al contenuto

La Russia avrebbe ritirato le truppe che circondavano Kiev e Chernobyl. Zelensky pronto a negoziare

Pubblicato: 28/03/2022 08:44

Nei prossimi giorni dovrebbero ricominciare i negoziati tra Russia e Ucraina, con quest’ultima che sarebbe pronta a valutare lo status di neutralità come parte di un accordo. “Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante“, ha asserito Volodymyr Zelensky, in un’intervista a giornalisti indipendenti russi riportata poi dalla Cnn. Il presidente ucraino ha poi sottolineato: “Era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo hanno iniziato la guerra per questo“. Notizia delle ultime ore, sarebbe il ritiro delle truppe russe che circondavano Kiev, spiegano i militari ucraini, dopo alcune perdite significative.

Truppe russe lasciano Chernobyl

Le forze russe, intanto, avrebbero lasciato la città di Slavutych, che si trova vicino alla centrale nucleare di Chernobyl ed è il luogo in cui risiedono i lavoratori del sito. A dirlo sono i media internazionali che riportano fonti locali. Ad alzare la voce sulla centrare ci ha pensato Irina Vereshchuk, che su Facebook ha scritto: “Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale dell’Onu per eliminare il rischio che l’incidente di Chernobyl possa ripetersi a causa delle forze di occupazione russe“. La vice premier ucraina si è rivolta direttamente ai leader dei Paesi, riporta AdnKronos da cui oggi dipende il destino dell’intero mondo civile“.

Zelensky parla al mondo

Tramite social il presidente Zelensky ha ringraziato il “numero impressionante di persone nelle piazze d’Europa e in altri continenti” che protestano contro l’invasione russa in Ucraina. Secondo il premier “Questo è estremamente importante. Perché quando le persone sono in piazza, i politici non faranno più finta di non sentire noi e voi, di non sentire l’Ucraina”, ha aggiunto. “Non permetteremo a nessuno di dimenticare le nostre città, Mariupol e altri centri che le forze russe stanno distruggendo. Sempre più persone nel mondo sono dalla parte dell’Ucraina, dalla parte del bene in questa battaglia contro il male. E se i politici non sanno seguire le persone, noi gli insegneremo. Questa è la base della democrazia e del nostro carattere nazionale“.