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Scuola, cosa cambia dal 1° aprile tra gite scolastiche, didattica a distanza e obbligo vaccinale

Pubblicato: 29/03/2022 12:51

Cosa cambierà per il mondo della scuola dopo la fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo? Ecco le regole che resteranno attive e quali sono le attività che invece si potranno svolgere dopo 2 anni di pandemia.

Cosa cambia per la scuola: restano la mascherine, tornano gite e viaggi di istruzione

Il 31 marzo l’Italia non sarà più in stato di emergenza dopo 2 anni. Si avvicina sempre di più il ritorno alla normalità e a un allentamento delle restrizioni previste per la lotta contro il Covid. Sono in arrivo numerose novità anche per il mondo della scuola e quindi per tutti gli studenti italiani. A partire dal 1° aprile, in aula resterà l’obbligo della mascherina di tipo chirurgico, ma saranno esentati i bambini con meno di 6 anni e gli studenti che presentino disabilità o patologie incompatibili con l’uso della mascherina. Questo dispositivo non sarà però obbligatorio durante lo svolgimento delle attività sportive. Nelle aule, l’apposito Decreto consiglia di mantenere il distanziamento di almeno un metro se le circostanze lo permettono. Dopo 2 anni di stop, gli studenti potranno tornare a svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, e sarà di nuovo possibile partecipare a manifestazioni sportive.

Le novità in arrivo per la scuola tra Green Pass e casi di positività al Covid nelle classi

Anche dopo il 31 marzo resterà attivo il divieto di entrare negli edifici scolastici se si è positivi al Covid oppure se si hanno sintomi a livello respiratorio e una temperatura più alta di 37,5°. L’ingresso nelle scuole è possibile solo esibendo il Green Pass base, che si può ottenere in seguito al vaccino o alla guarigione ma anche con un tampone negativo. Questo obbligo terminerà il 30 aprile.

Cambiano anche le regole per le quarantene e le misure da adottare nel caso uno o più studenti siano positivi al Coronavirus. Nelle scuole dell’infanzia, è previsto che le attività continuino a essere svolte in presenza anche se ci sono 4 casi di positività in classe. Docenti, educatori e bambini con più di 6 anni dovranno indossare mascherine di tipo FFp2 per 10 giorni se hanno avuto un contatto con una persona positiva. Se ci sono sintomi di un’infezione, occorre eseguire un test antigenico molecolare e autocertificare l’esito negativo. Dal 1° aprile, regole analoghe sono previste anche per le scuole primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per l’istruzione e formazione professionale. 

Come cambia la didattica digitale integrata con la fine dello stato di emergenza

La didattica a distanza, o didattica digitale integrata, sarà disponibile per gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale. Per poter ricorrere alla Dad occorre essere in isolamento per infezione da Covid e bisogna presentare una richiesta accompagnata dalla certificazione medica che attesti le condizioni di salute dello studente. Si potrà tornare a seguire le lezioni in presenza dopo essersi sottoposti a un tampone con esito negativo. 

Personale scolastico, quando scade l’obbligo vaccinale e cosa cambia per chi non si adegua

Per quanto riguarda il personale scolastico, invece, fino al 15 giugno resta in vigore l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. Con la fine dello stato di emergenza, però, decade la sospensione dal lavoro per chi non si adegua. Il personale docente e educativo che non volesse ricevere il vaccino sarà spostato su attività di supporto, ma non potrà entrare nelle classi. In più, il Decreto Legge contenente “disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19” prevede la proroga dell’organico per l’emergenza, sia Ata sia docenti. Il termine è quindi spostato al 15 giugno e, per le scuole dell’infanzia statali, non oltre il 30 giugno 2022.