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Sparatoria vicino a Tel Aviv, ci sono morti e feriti. Hamas e Jihad festeggiano, arrestato un uomo

Pubblicato: 29/03/2022 22:26

È di 5 morti e una persona gravemente ferita il bilancio di una sparatoria avvenuta a Bnei Barak, vicino Tel Aviv. Al momento non è chiaro se si tratti di una matrice terroristica, l’assalto non è stato ancora rivendicato ma Hamas e Jihad hanno esultato sui canali social.

L’assalto arriva a pochi giorni da quello che ha visto protagonista la città di Beersheba dove sono rimaste uccise quattro persone.

Sparatoria a Bnei Barak: vittime e feriti

A rilanciare la notizia è il Jerusalem Post, l’assalto è avvenuto alle 20 ora locale su HaShnaim Street, a Bnei Barak cittadina a maggioranza ultra-ortodossa nei pressi di Tel Aviv. Si tratta di una città dove il reddito medio è basso ma la densità della popolazione è altissima.

L’assalitore viaggiava a bordo di una moto dalla quale ha sparato contro chiunque incontrasse sulla sua strada; due delle vittime sono state uccise una nella sua auto e l’altra su un marciapiede. Un’altra persona è stata uccisa mentre attraversava la strada; la quinta vittima è morta in ospedale.

Arrestato il presunto assalitore dell’attacco a Bnei Barak

Sempre secondo quanto rilanciato dai media israeliani, poco dopo l’attacco le forze dell’ordine hanno arrestato una persona. Al momento non è ancora arrivata conferma in merito all’identità e se si tratti o meno dell’assalitore di Bnei Barak; si tratta di un giovane cittadino di nazionalità palestinese, oltre a verificare la sua correlazione ai fatti la polizia sta cercando di individuare possibili complici.

Esultano Hamas e Jihad islamica

Anche se l’assalto a Bnei Brak non sarebbe ancora stato rivendicato (anche se l’assalitore sembra essere appartenuto ad un gruppo jihadista), Hamas e Jihad islamica hanno “festeggiato” l’attacco. Sulla radio ufficiale del gruppo di Hamas, Mushir al-Masri ha detto: “L’operazione di Tel Aviv sottolinea l’unità del popolo palestinese ovunque esso viva“, si legge su AdnKronos.

E ancora, Ahmad al-Mudali, leader della Jihad, ha detto in merito all’attacco che “è un’avvisaglia delle operazioni del nostro popolo all’interno dell’entità sionista“.