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Cambiano le regole di quarantena per i contatti stretti di un positivo Covid-19: cosa bisogna fare adesso

Pubblicato: 31/03/2022 08:50

Con la giornata di oggi si mette fine allo stato di emergenza e di conseguenza il Ministero della Salute ha pubblicato una nuova circolare in cui si spiega come cambia la gestione di chi ha avuto un contatto stretto con una persona risultata positiva al tampone.

Cosa succede a chi risulta positivo al COVID-19

Il ministero della Salute ha quindi pubblicato le nuove indicazioni epidemiologiche aggiornate per la gestione dell’infezione, ma non cambia nulla, come ci si poteva aspettare, per le persone che risultano positive al Covid-19. Chiunque risulti positivo al test diagnostico, che sia molecolare o antigenico, è
sottoposto alla misura dell’isolamento.

L’isolamento consiste in un periodo di 7 giorni per tutti coloro che sono vaccinati con booster o con ciclo vaccinale completato da meno di 120 giorni. Al termine dell’isolamento, come sempre, va eseguito un test molecolare o antigenico.

Cosa succede a chi ha avuto un contatto stretto

È proprio sui contatti stretti che avviene il vero cambiamento: viene infatti eliminata la quarantena preventiva a prescindere dallo stato vaccinale. Per tutti “coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2“, si legge nella circolare, “è applicato
il regime dell’autosorveglianza
“. Cosa vuol dire? Significa che i contatti stretti saranno obbligati a “indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto“.

Cosa succede se si manifestano sintomi

Se durante il periodo di autosorveglianza la persona comincia ad avere sintomi riconducibili ad una possibile infezione da Sars-Cov-2, “è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2“. Nel caso questo risultati negativo ma ci siano ancora sintomi a 5 giorni dall’ultimo contatto, il test va ripetuto, spiega ancora la circolare.

Diversa la gestione per gli operatori sanitari che devono eseguire un test antigenico o molecolare “su base giornaliera“, si legge, fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato“.