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Erika Greys, vittima di violenza psicofisica, racconta la violenza subìta e come ha superato il trauma

Pubblicato: 07/04/2022 11:50

La storia di Erika è delicata e forte allo stesso tempo. Erika Greys – all’anagrafe Erica Grossi – classe 1991, è DJ, producer e appassionata di musica progressive. Ha mosso i primi passi nel settore per caso e per passione, per poi raggiungere i più alti livelli del mixing, suonando in alcuni dei principali locali notturni italiani insieme a dj di fama internazionale come Neelix, Bliss, Blastoize, Querox, Enrico Sangiulano, Juno Reactor e molti altri.

Successivamente ha poi calcato i palchi del Black Moon Festival, il Magnetik Festival, e si è esibita anche all’estero (Arabia Saudita, Svizzera, in Spagna) sviluppando attraverso i suoi spettacoli il suo stile e la sua riconoscibilità. Oggi Erika torna con un nuovo brano, I C.A.R.E., che parla della sua storia e quella di altrettante donne vittime di violenza. Da sempre attivista contro la violenza psicofisica, Erika ha pubblicato il singolo in featuring con il cantautore Donno.

In un’intervista a The Social Post Erika Greys ha raccontato del suo nuovo progetto, parlando anche di alcune traumatiche esperienze del passato e di come le ha superate.

Erika Greys, la musica e la voglia di riscatto dalla vita

Erika ha raccontato che nella canzone lei e il collega Donno hanno voluto approfondire il tema della cura per se stessi e del rispetto per i propri sogni: “Nella canzone Donno e io abbiamo voluto esprimere l’importanza di prendersi cura del prossimo partendo dalla cura per sé stessi”. La cantante ha anche specificato quanto sia fondamentale conoscere se stessi ed affrontare le proprie paure: “Non si tratta di cura in senso estetico o materiale, ma letteralmente ‘avere a cuore’. La riscoperta dei propri sogni, ma anche delle proprie paure e l’accettazione delle stesse, porta alla coscienza di un amore collettivo che innalza l’io come persona. Senza sovrastare gli altri, piuttosto coinvolgendoli positivamente in tal senso”

Erika Greys, vittima di violenza psicofisica: “Per sei mesi mi sono chiusa in me stessa”

Erika Greys ha poi raccontato di essere stata vittima di violenza psicofisica: “Mi è successo di aver subìto un trauma generato da una violenza psicofisica, e per sei mesi mi sono chiusa in me stessa. Solo grazie al supporto della mia famiglia e all’amore dei miei amici più cari sono riuscita a risollevarmi e rinascere a una nuova vita e una maggiore coscienza di me stessa. Vorrei poter trasmettere a chi ascolta la voglia e il coraggio di reagire immediatamente, senza lasciare che il peso della situazione trascini verso un abisso da cui poi è troppo difficile uscire”. Secondo Erika “La violenza, di qualsiasi genere essa sia, non può più essere giustificata né presa alla leggera, da noi stessi in primis. Perché “la prossima volta” potrebbe essere l’ultima”.

Il progetto I C.A.R.E. e quel desiderio di non sentirsi mai sole

All’inizio del 2020, all’interno di cinque strutture abitative a indirizzo segreto gestite da Casa delle Donne di Bologna, è partito il progetto I C.A.R.E. – acronimo di Cura di sé, Autonomia, Rinascita, Empowerment – voluto e ideato da Erika Greys.
L’obiettivo del progetto è fornire strumenti concreti di empowerment alle donne che hanno subito violenza affinché possano riappropriarsi della propria autonomia abitativa, economica e lavorativa con un’attenzione specifica alla cura di sé, al loro benessere psicofisico e a quello di eventuali figli/e minori, in particolare all’ingresso dalle strutture abitative protette gestite dall’Associazione. Grazie a questo progetto e per tutta la sua durata sarà possibile: 

  • Offrire Sostegno e doti di autonomia in fase di permanenza nelle strutture di ospitalità.
  • Incrementare il sostegno educativo e delle attività per i e le Piccoli/e Ospiti.
  • Offrire alle donne vittime di violenza uno spazio gratuito di psicoterapia che agisca sulla cura e il trattamento del trauma in un’ottica di prevenzione.
  • Creare uno stato di coscienza collettiva maggiore partendo anche dalla minore età, per entrare nella mentalità della gente.

Proprio per questo motivo i proventi del singolo saranno devoluti interamente al progetto I C.A.R.E.

Non solo violenza: il desiderio di Erika è quello di arrivare a tante minoranze, per rendere sempre più forte questa voce. I prossimi singoli in arrivo (che vedranno sempre la collaborazione di Donno) vogliono abbracciare temi come diversità, integrazione, LGBT+ e, ovviamente, violenze di ogni genere. Perché non c’è tempo per restare in silenzio, mai.