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Giornata Mondiale della Salute, come stiamo dopo 2 anni di pandemia e in che condizioni è il nostro pianeta

Pubblicato: 07/04/2022 08:12

Il 7 aprile ricorre la Giornata Mondiale della salute, in concomitanza con il giorno in cui fu fondata l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma che cosa si intende con la parola “salute” e com’è cambiata la situazione dopo 2 anni di pandemia?

Giornata mondiale della salute: che cos’è davvero la “salute”?

L’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata fondata il 7 aprile 1948 e da allora questa data è riconosciuta come Giornata Mondiale della salute. Quando pensiamo al significato della parola “salute”, spesso ci concentriamo sull’assenza di malattie, infermità o altri problemi appunto legati alla salute del nostro organismo. La definizione data dalla stessa Oms parla piuttosto della salute come di “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. Questi tre fattori sono dunque collegati e non possono esistere l’uno senza gli altri. Il focus di quest’anno sarà infatti ribadire l’importanza di intraprendere azioni urgenti per preservare la buona salute del nostro pianeta e di tutti noi esseri umani, creando nel contempo società che abbiano a cuore il benessere.

La situazione della salute mentale nel mondo: cosa dicono i dati Oms

La pandemia ha gettato luce sull’importanza della salute non solo fisica ma anche mentale. Dopo il Coronavirus, infatti, non ci saranno solo i pazienti long-Covid, ma anche tutte quelle persone che hanno accusato il colpo dell’isolamento e dell’incertezza per il proprio futuro. Questa Giornata Mondiale della salute tiene conto anche di tali ripercussioni sul benessere mentale, con effetti che si stanno manifestando solo di recente e che potrebbero continuare a emergere anche nei prossimi anni. L’Oms indica soprattutto ansia e depressione, aumentati del 25% su scala globale. Spesso sono provocati dai lunghi mesi di lockdown, che hanno limitato al massimo i contatti e le interazioni con il mondo esterno ma anche con i nostri affetti. Non poter avere contatti con gli altri e non potersi recare a scuola o al lavoro ha generato un’ondata di solitudine, paure legate alla possibilità di contrarre il Covid o di perdere le persone a noi care, timore e angoscia per la propria condizione economica e per il futuro. Questi sentimenti stanno ora scaturendo sotto forma di ansia e, in alcuni casi, anche di pensieri legati al suicidio. L’Oms sottolinea anche come le categorie di persone più colpite da questi malesseri siano le donne e i giovani.

La questione dell’alimentazione, tra l’allarme dell’Oms e gli effetti della pandemia

La pandemia ha avuto anche effetti sulla salute del nostro organismo. Nel nostro Paese, i dati presentati dalla Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare hanno mostrato un incremento di almeno il 30% nei disturbi alimentari. Si parla in particolare di anoressia, bulimia e di disturbi da alimentazione incontrollata, che avrebbero colpito soprattutto le categorie più fragili. Si tratta di un fenomeno che ha interessato tutte le Regioni italiane e che si aggiunge a un altro problema legato alla nostra alimentazione, già evidenziato dall’Oms da tempo. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, gran parte della popolazione mondiale si alimenta con cibi e bevande dannosi per la nostra salute, perché sono poco sani e fortemente processati. Le conseguenze sul nostro organismo sono un crescente aumento dell’obesità, di rischio di tumore e problemi cardiaci. Ma ci sono conseguenze anche sul nostro ambiente: la produzione di cibi raffinati immette circa 1/3 dei gas serra presenti nell’atmosfera.

Com’è la salute del nostro pianeta tra inquinamento e surriscaldamento globale

Parlare di buona salute del nostro pianeta si scontra con la dura realtà dei cambiamenti climatici e della presenza sempre più soffocante dell’inquinamento. L’Oms ha stimato che in tutto il mondo sono oltre 13.000.000 i decessi che avvengono ogni anno per cause ambientali che potrebbero essere evitate se solo si prestasse una maggiore attenzione al nostro pianeta. Una delle principali cause è il cambiamento climatico, unito alla presenza sempre più crescente dell’inquinamento che provoca un aumento di tumori, asma e difficoltà respiratorie, problemi al cuore. L’Organizzazione ha inoltre sottolineato come più del 90% delle persone respiri ogni giorno aria inquinata dai combustibili fossili. Il surriscaldamento globale, legato a doppio filo al fenomeno dell’inquinamento, sta inoltre provocando la diffusione sempre più rapida di malattie, per esempio tramite le zanzare, esasperando anche fenomeni estremi come siccità, inondazioni e desertificazione. Il cattivo stato di salute del nostro pianeta ci influenza profondamente, costringendoci a vivere eventi climatici sempre più estremi ed esasperando le differenze tra le zone più ricche e quelle più povere del nostro pianeta.

Giornata Mondiale della salute, l’importanza di una società più equa

Infine, la definizione di salute comprende anche il benessere sociale di tutti noi. In questa occasione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme sugli effetti della pandemia sulle disuguaglianze sociali che continuano a caratterizzare la nostra società: dopo 2 anni di convivenza con il Covid, l’Oms denuncia come queste disuguaglianze si siano inasprite. Secondo Arif Husain, capo economista del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, nel 2020 si sono stimate oltre 250.000.000 di persone in stato d’insicurezza alimentare grave nel mondo. Si tratta di una cifra probabilmente doppia rispetto a quella registrata nel 2019, che mostra un aggravamento delle condizioni di povertà nel mondo. Nel prossimo futuro, infatti, il Covid potrebbe non solo aumentare la gravità della povertà ma anche estenderla a zone e fasce della popolazione ancora più ampie. L’obiettivo dell’Oms, invece, è promuovere un tipo di società orientata al benessere di tutti, dove i guadagni siano distribuiti con equità e in cui la salute e l’accesso alla sanità siano garantiti. In questo modo sarà possibile debellare la presenza di instabilità e povertà e assicurare davvero il benessere globale.