È un giallo il ritrovamento dei cadaveri di madre e figlio, 83 e 52 anni, all’interno della loro abitazione di Favara, in provincia di Agrigento. Gli inquirenti avrebbero scartato una prima ipotesi emersa dopo la scoperta dei due corpi senza vita, orientando le indagini su una nuova pista.
Madre e figlio senza vita in casa a Favara: la prima ipotesi dopo il ritrovamento
Le vittime sarebbero una pensionata 83enne e il figlio, 52 anni, trovati senza vita all’interno della loro abitazione dell’Agrigentino poche ore fa. La prima ipotesi emersa avrebbe rimandato alla tesi del suicidio dell’uomo e di un successivo malore fatale per l’anziana, forse a seguito della scoperta del gesto estremo. Nel corso della ultime ore, però, secondo quanto riportato dall’Ansa, gli inquirenti si sarebbero orientati su un’altra pista, non meno drammatica della precedente.
Madre e figlio morti a Favara: si indaga per presunto omicidio-suicidio
L’ipotesi che avrebbe preso corpo nelle ore successive, in sede di indagine da parte dei carabinieri intervenuti sul posto, ricalcherebbe lo scenario di un omicidio-suicidio. Stando agli elementi finora raccolti dagli inquirenti, anche sulla base di una prima ispezione sui cadaveri di madre e figlio, la donna non sarebbe stata vittima di un malore – inizialmente ipotizzato un infarto – a seguito della scoperta della morte del 52enne, ma sarebbe stata uccisa con un colpo di pistola.
Ad agire, secondo questa nuova ricostruzione, sarebbe stato il figlio che, una volta consumato il delitto, si sarebbe tolto la vita con la stessa arma, di proprietà del padre defunto. Sarebbe questo il quadro su cui ora si indaga, all’esito di interrogatori e di accertamenti sulla scena.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Agrigento, con il procuratore facente funzione Salvatore Vella e il pm Chiara Bisso, riferisce ancora l’agenzia di stampa, sarebbe aperta proprio sull’asse di questa ipotesi investigativa. A scoprire i cadaveri sarebbe stato un altro figlio dell’anziana, lo stesso che poi avrebbe lanciato l’allarme ai militari.