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Dormire con la luce accesa può danneggiare la salute: malattie cardiache, diabete, cosa è emerso da uno studio

Pubblicato: 08/04/2022 23:59

Dormire è un’azione quotidiana, una necessità fisiologica, che l’organismo umano attua per recuperare energia e regolarizzare i parametri corporei. Molte sono le ricerche realizzate dagli scienziati per trovare maniere per avere un sonno sano e benefico per l’individuo.

Uno recente studio riporta le conseguenze che ha sull’organismo se si dorme con la luce accesa. La luce accesa tenuta mentre si dorme è un’abitudine consueta soprattutto nei paesi industrializzati che, oltre ad essere uno spreco di energia elettrica, può dare problemi di salute.

Uno studio dimostra che dormire con la luce accesa danneggia la salute

Un analisi fatta dagli scienziati della Northwestern University nell’Illinois e pubblicata nella Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), una rivista scientifica americana, porta in luce gli effetti che ha una fonte luminosa sul corpo.

L’ipotesi era che l’esposizione notturna alla luce artificiale portasse, in qualche modo, a problemi metabolici nelle persone causando in alcuni casi obesità. Infatti in uno studio del 2019, pubblicato nella medesima rivista, era risultato che l’incidenza dell’obesità era più alta in coloro che riferivano di dormire con la televisione o la luce accesa in camera da letto.

In questo esperimento sono state prese venti persone adulte aventi peso e età non significativamente differenti tra loro, dai 20 ai 40 anni, e con parametri del sonno simili. Divisi in due gruppi, sono stati fatti dormire in una stanza con diverse condizioni di illuminazione (dalla luce più fioca a una luce artificiale moderata).

I ricercatori periodicamente prelevavano il sangue di questi individui per analizzare le variazioni di glucosio e insulina e, durante il sonno, hanno registrato grazie al PSG (Polysomnography) tutti i cambiamenti biofisiologici avvenuti durante il riposo.

I risultati dello studio: cosa è successo ai pazienti

I ricercatori, analizzando i parametri da loro raccolti, hanno scoperto che i partecipanti hanno mostrato una condizione cerebrale denominata “attivazione simpatica”, ovvero uno stato di allerta, più alta durante il sonno. Normalmente la frequenza cardiaca è più  bassa mentre si dorme la notte ma le analisi mostravano che queste persone avevano dei parametri di chi dorme con un sonno leggero o nullo. Il significativo aumento del ritmo cardiaco e l’intensità con la quale il cuore si contraeva aveva alterato quello che viene chiamato “pausa riparativa” ovvero l’equilibrio con cui quest’organo si mantiene durante la notte.

L’esposizione provoca inoltre quella che viene chiamata “resistenza all’insulina” il giorno dopo. Gli scienziati hanno notato la mattina seguente nei volontari un aumento di zuccheri nel sangue. Questo era avvenuto perché  le cellule dei muscoli e del fegato non rispondevano bene all’ormone di regolazione dello zucchero e di conseguenza non potevano utilizzare il glucosio per produrre energia.

In sostanza anche una sola notte di sonno con esposizione a una luce moderata può compromettere la regolazione  cardiovascolare e il livello di glucosio portando ad aumentare il rischio di incorrere nel diabete e in malattie cardiache.