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L’Italia chiude i porti alle navi russe: nuove restrizioni in arrivo con il quinto pacchetto di sanzioni

Pubblicato: 16/04/2022 17:22

Sta per entrare in vigore il nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. a partire da domani, l’Italia introdurrà una importante limitazione vero Mosca: di cosa si tratta e in che modo sarà operativa.

L’Italia chiude i porti alle navi con bandiera russa: nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca

A partire dalla giornata di domani, l’Italia recepirà la direttiva dell’Unione Europea che, in data 8 aprile, ha disposto un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dal 17 aprile, i porti presenti sul territorio italiano non consentiranno più l’attracco di navi russe. Se un’imbarcazione che batte bandiera russa dovesse trovarsi in un porto italiano al momento dell’entrata in vigore del divieto, è previsto che debba salpare immediatamente dopo aver completato le proprie attività commerciali. Questa misura è stata disposta dalla circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto e prevede la possibilità di alcune eccezioni.

Quali navi russe saranno escluse dall’ingresso nei porti italiani e quali sono le eccezioni

La circolare specifica che la chiusura dei porti italiani si applica anche per tutte quelle navi che abbiano cambiato bandiera “da russa a qualsiasi altra nazionalità” dopo la data del 24 febbraio, il giorno che ha segnato lo scoppio della guerra in Ucraina. Questa disposizione però non si applicherà nei confronti di imbarcazioni che richiedano di accedere alle infrastrutture portuali italiane per motivi legati alla sicurezza marittima oppure dopo aver salvato delle vite in mare. Tali eccezioni sono coerenti con quanto previsto dalla normativa europea.

Che cosa prevede il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia disposto dall’Europa

Il quinto pacchetto di sanzioni disposto in data 8 aprile dall’Unione Europea nei confronti della Russia prevede, oltre alla chiusura di tutti i porti europei per le navi russe, altre numerose misure restrittive. In particolare, si dispone il divieto di acquistare da Mosca carbone e altri combustibili fossili solidi a partire da agosto 2022; il divieto per le aziende russe e bielorusse di trasportare merci su strade in territorio europeo; divieti di importazione ed esportazione di numerose tipologie di prodotto; l’esclusione delle imprese russe dagli appalti pubblici in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Sono oltre compresi alcuni interventi di natura economico-finanziaria, come l’esclusione degli organismi pubblici russi da qualsiasi sostegno finanziario e il divieto di vendere banconote e valori mobiliari in valuta russa e bielorussa, così come a persone fisiche o giuridiche appartenenti ai due Stati alleati.