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La violenza sugli uomini esiste, ha forme diverse, colpisce soprattutto i giovani e merita più attenzione

Pubblicato: 21/04/2022 07:33

Al di là degli allarmi diffusi, negli ultimi decenni abbiamo assistito in generale in Italia e in Europa a una riduzione degli episodi criminali, tra omicidi, rapine e aggressioni. Allo stesso tempo, però, è cresciuta la consapevolezza e la sensibilità verso ogni caso di violenza. Forse anche perché è diminuita una certa assuefazione alla stessa, soprattutto in alcuni ambienti in cui una volta veniva data maggiormente per scontata, come la famiglia. 

Vi è sempre minore accettazione per quella verso le donne, che finalmente provoca scandalo, sia quando sfocia nel femminicidio che quando riguarda “solo” percosse, lesioni, oppressione psicologica. 

Tuttavia tale attenzione non sarebbe completa se non guardassimo anche ad un aspetto minoritario, ma importante, della questione: la violenza verso gli uomini. 

È un argomento spesso accantonato, o usato strumentalmente da chi oppone un “ma anche” a chi invoca maggiore sensibilità per le donne in pericolo. O, ancora, trascurato proprio per non apparire benaltristi. Eppure è giusto trattarlo, parliamo pur sempre di persone che soffrono, e spesso doppiamente, in silenzio, vista la mancanza di consapevolezza sul tema nell’opinione pubblica

Mediamente più di 400 all’anno le vittime di violenza sessuale di sesso maschile

L’Istat nei propri dati sulle vittime dei crimini distingue per genere, ed è quindi possibile sapere quanti sono ogni anno gli uomini e le donne che subiscono atti di violenza, anche quelli di natura sessuale. 

I numeri ci dicono che mediamente i primi sono circa 400. Vi sono state oscillazioni, con un calo a 299 nel 2015, compensato da un aumento a 410 e 423 nei due anni successivi, ma sostanzialmente negli ultimi 10 anni vi è stata una certa stabilità, soprattutto se non consideriamo il dato del 2020, che è dovuto alle restrizioni agli incontri e ai movimenti legati alla pandemia.

Un dato che però potrebbe essere sottostimato, considerando che, invece, le chiamate al 1522 (il numero antiviolenza) da parte di uomini sono decollate, più che raddoppiando, passando dalle 218 del 2019 alle 571 di due anni fa. 

Si tratta di una dinamica simile a quella che troviamo nelle vittime di sesso femminile. A cambiare, naturalmente, è la magnitudo del fenomeno. Le violenze contro le donne sono molte di più, circa 10 volte tante, e il numero di quelle che si sono rivolte al 1522 tre volte maggiore. 

Tuttavia il silenzio che circonda quanto accade agli uomini è così profondo da non sembrare giustificato da questo divario statistico.

La violenza sugli uomini esiste, ha forme diverse, colpisce soprattutto i giovani e merita che le si presti più attenzione
Dati Istat, rielaborazione di The Social Post

Quanti subiscono molestie

Si tratta, tra l’altro, di un gap che pur rimanendo notevole diventa più piccolo, intorno alle 3 o 4 volte, se dalla violenza sessuale vera e propria si passa alle molestie.

Secondo un’indagine effettuata alcuni anni fa sempre dall’Istat non siamo davanti a numeri da prefisso telefonico, anzi. L’8,2% afferma di avere subito molestie verbali almeno una volta nella vita. Il 6,8% è stato pedinato, per il 3,6% le molestie sono state fisiche. 

Forse ancora più interessante del dato quantitativo, però, è uno qualitativo, ovvero quello che riguarda chi sono coloro che le perpetrano, i carnefici. 

Che sono in grandissima parte di genere maschile, anche quando le vittime sono dello stesso sesso. Sono loro che nel 69,3% dei casi molestano gli uomini, arrivando all’86,8% se parliamo di pedinamenti, al 75% se la molestia è fisica.

Le donne diventano maggiormente protagoniste come colpevoli se si passa a quelle effettuate via social network, che però rappresentano una nicchia, per quanto in crescita.

Quanti hanno subito una molestia almeno una volta nella vita
Dati Istat, rielaborazione di The Social Post

Violenza sessuale: se la vittima è uomo è generalmente più giovane

Tornando ai reati più gravi, quelli che includono la violenza sessuale, vi è un particolare inquietante che emerge da un’analisi più accurata del fenomeno. 

Se la vittima è di genere maschile tende a essere notevolmente più giovane. Prendendo in considerazione tutti i casi tra il 2007 e il 2020 risulta che il segmento di età più colpito sia quello dei minori di 14 anni, con 1.465 vittime, di cui 212, il 14,5%, di origine straniera. 

Il numero degli uomini che hanno subito violenza cala con l’aumentare dell’età, al contrario di quanto avviene tra le donne, tra cui sono, invece, i segmenti tra i 18 e i 24 anni e tra i 25 e i 34 anni a essere i più interessati.

Va detto che per fortuna nel corso degli anni i ragazzini tra 0 e 14 anni vittime, possiamo affermarlo, di veri e propri pedofili sono diminuiti. Tuttavia anche nel 2019 e 2020 rimanevano il doppio degli uomini di 10-20 anni più vecchi che avevano dovuto subire la stessa violenza. 

Stupisce meno, probabilmente, la larga presenza di stranieri tra questi. Arrivano al 31,8% tra i 25-34enni. La correlazione tra condizioni di vita precarie, povertà e sfruttamento e violenza non è qualcosa di nuovo.

VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE PER GENERE, ETA', CITTADINANZA
Dati Istat 2007-2020, rielaborazione di The Social Post. I numeri maschili e femminili non sono in scala tra loro.

Gli uomini diventano maggioranza tra le vittime di omicidi

La violenza, però, non è solo sessuale. Anzi, nella maggior parte dei casi questo aspetto non c’è. Percosse, minacce, lesioni sono molto più numerose, e in tutti questi casi a rappresentare la maggioranza delle vittime sono gli uomini, invece delle donne.

Nel caso del reato più grave, quello di omicidio volontario, nel 2020 il 59,9% dei morti era di genere maschile. Si saliva al 63,2% nelle lesioni dolose e addirittura al 79% nei tentati omicidi. 

Anche il 56,8% di coloro che sono stati picchiati sono di genere maschile, e il 58,6% di chi ha subito minacce. 

È anche per questo motivo che il fenomeno della violenza verso gli uomini necessita attenzione, non solo per un principio di giustizia, ma anche perché siamo di fronte a un fenomeno diverso da quello che coinvolge le donne, a forme differenti che assumono anche tratti particolarmente allarmanti (nel caso dei minorenni per esempio). 

Anzi, potremmo affermare che non si tratta tanto dei riflettori mediatici che vi è bisogno, ma di uno studio accurato di ciò che accade, da esaminare con categorie diverse da quelle che si usano per comprendere i reati che colpiscono la popolazione femminile. 

È doveroso se vogliamo che la società sia veramente inclusiva nel senso pieno del termine.

Vittime per genere
Dati Istat 2020, rielaborazione di The Social Post.

ATTENZIONE, SE SEI VITTIMA DI VIOLENZA: Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522, attivo tutti i giorni, tutto il giorno, accessibile da tutta Italia in modo gratuito, da rete fissa e mobile (disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo).