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Scontro tra Nicolai Lilin e Francesco Vecchi a Mattino Cinque News per lo spot diffuso dall’Ucraina

Pubblicato: 21/04/2022 17:39

Duro botta e risposta questa mattina a Mattino Cinque News tra il conduttore Francesco Vecchi e lo scrittore russo Nicolai Lilin. I due si sono scontrati su un tema complesso legato ad uno spot pro-Ucraina per ricevere donazioni dove, secondo lo scrittore, sul braccio di uno dei soldati appare un simbolo di matrice neo-nazista.

Scontro tra Francesco e Nicolai Vecchi a Mattino Cinque News

La discussione è nata a seguito della visione di uno spot diffuso recentemente dall’Ucraina per ricevere donazioni, lo scrittore russo Nicolai Lilin ha detto: “Io sono occidentale, ma sono anche di formazione russa e la prima cosa che ho visto nella pubblicità ucraina – dove compare un militare che chiede aiuti economici per comprare un aereo- io comprendo la volontà di difendere il proprio Paese, però per un momento è stato inquadrato un simbolo che questo signore porta sulla divisa e questo simbolo, caro Francesco, non so come non siete riusciti a capire che cos’è. Questo è il sole nero, simbolo antico usato dai neo-nazisti che tra l’altro si trovava nel castello Wewelsburg dove di riunivano gli ufficiali delle SS“.

Lilin ha poi aggiunto: “Questo è un simbolo neo-nazisti e quando noi parliamo del perché l’occidente non riesca a capire Putin, perché non ci sia un discorso, è perché noi abbiamo una memoria storica diversa. Perché qua in occidente del neo-nazismo non frega nulla anzi si aiuta si il neo-nazismo. Noi non lo tolleriamo”.

A quel punto è intervenuto il conduttore, Francesco Vecchi, che ha detto: “Può darsi che in passato siano stati fatti degli errori, per questo uno dovrebbe sedersi a tavolino”. Lilin ha ripreso subito la parola aggiungendo: “Quando un esercito regolare integra all’interno delle sue fila i componenti neo-nazisti, questo è un crimine punto e basta. E se gli ucraini vogliono essere credibili (…) lo dico per loro (…) stanno facendo una cosa orrenda”.

Vecchi, interrompendo l’ospite ha detto: “In questo momento c’è un esercito che ha invaso e un esercito che si difende”, ma Lilin riprende: “Si ma perché?! Perché ci sono le persone con le svastiche che ammazzano la gente del Donbass dal 2014“.

Francesco Vecchi sbotta in diretta

“Si ma in un’area più limitata” ha ribattuto ancora Vecchi, aggiungendo: “Se vogliamo riconoscer che sono stati fatti degli errori, si ferma la guerra, si ferma il fuoco, i carri armati del Paese invasore tornano da dove sono venuti, si ferma tutto e si dice signori qual è il problema”, infine il conduttore, per sua stessa ammissione, ha scaldato i toni concludendo: “

 “Ora che mi si venga a dire che negli ultimi due anni non ci siamo occupati abbastanza del Donbass quando abbiamo avuto i morti di Covid in casa non lo accetto, scusate se non ci siamo occupati del Donbass. Quello che abbiamo in questo momento è un paese invaso e un paese invasore“. Lilin però ha incalzato ribadendo che la guerra e le violenze nel Donbass sono iniziate nel 2014 e che i primi rapporti OSCE risalgono al 2015. Vecchi ha concluso ribadendo la sua pozione, che al momento c’è un Paese invasore e uno invaso.

Che cos’è il Sole Nero: da simbolo alchemico, esoterico a simbolo nazista

Quello del Sole Nero è un simbolo antichissimo, compare in alchimia e fa riferimento al primo stadio della grande opera, ovvero la nigredo o annerimento. Il Sole Nero però allude alla rinascita del Sole in senso spirituale, che si contrappone al tramonto o dissolvimento sul piano fisico. L’immagine del Sole Nero ricorda anche il momento della congiunzione della Luna e del Sole durante un’eclissi, quindi un matrimonio alchemico tra Re e Regina.

Nel nazismo il Sole Nero cambia forma, infatti ha anche una simbologia diversa. Creato da Karl Maria Wiligut, il simbolo è composto da tre svastiche, oppure da una ripetizione di Sowilo, la runa del sole.