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Chi si informa in un certo modo potrebbe rimanere ignorante, lo suggerisce uno studio

Pubblicato: 23/04/2022 17:16

La volontà, ma anche la necessità di apprendere sempre nuove informazioni è una cosa che fa parte di ognuno di noi. La domanda che molti ricercatori si sono posti, però, è come mai ogni individuo ricerca determinate informazioni che sono diverse rispetto ad un altro individuo, e cosa differisce in una persona informata da una che non è interessata ad esserlo. Uno studio ha provato a dare una risposta a questa domanda.

Quale è la domanda a cui si cerca di trovare una risposta

Il desiderio di volersi informare è una cosa che accomuna tutti. Come già detto, c’è invece da chiedersi come mai un soggetto si interessa ad una serie di informazioni mentre magari un altro le ignora totalmente. Il nostro è inoltre un secolo in cui le informazioni sono reperibili senza nessun problema, grazie ad esempio a internet. Questo permette quindi a chiunque di poter informarsi su quello che più vuole, decidendo di sapere una cosa piuttosto che un’altra. Ciò vuol dire che l’individuo si trova davanti a una scelta su cosa vuole sapere e cosa no. Ma da cosa sia spinto nell’effettuare questa scelta non è del tutto chiaro.

Cosa ha affermato lo studio

A provare a dare una risposta ci hanno provato all’University College London, con uno studio diretto da Christopher A. Kelly e Tali Sharot, pubblicato su una delle riviste scientifiche più importanti Nature. La ricerca effettuata, basata su 5 esperimenti, ha dimostrato che queste scelte sono differenti in base a 3 tipi di personalità. L’esperimento vede la partecipazione di più di 500 persone. Le 3 personalità indicano sostanzialmente 3 tipi di utilità: azione, affetto e cognizione. Queste andranno a  spiegare le differenze individuali nelle scelte dei partecipanti. 

Azione, affetto e cognizione: cosa significa?

Lo studio afferma che la volontà di un individuo nel ricercare determinate informazioni piuttosto che altre, sia basata sulla previsione secondo cui queste hanno un impatto sulla loro azione, affetto e cognizione.

  • Azione: in questo caso le informazioni che si vogliono reperire sono volte ad aiutare la selezione di una serie di azioni che saranno utili nell’ottenimento di ricompense e nell’evitare invece danni. Lo studio pone l’esempio di un individuo che, nel momento di acquisto di un automobile è più interessato rispetto a prima nell’informarsi su valutazioni di sicurezza automobilistica. Questa decisione è nata dal fatto che quelle informazioni aiutano l’individuo nella scelta d’acquisto. 
  • Affetto: in questo caso ad esempio, la conoscenza deriva più dal fatto che l’individuo si voglia sentire ‘meno ignorante’. L’esempio che pone la ricerca riguarda uno studente che è più propenso a conoscere l’esito di un esame se pensa che il voto sia positivo. 
  • Cognizione: in questo caso l’informazione su una determinata cosa rispecchia principalmente gli ‘interessi’ di un individuo. L’esempio posto è quello di un individuo amante dei cani, che sarà più interessato a capire la parentela di questi con quella dei lupi, maggiormente rispetto ad un individuo che invece non ha particolare interesse per i cani.

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2022 18:10