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Uccide la moglie a coltellate e si costituisce: tragedia a Rimini davanti ai nipotini della coppia

Pubblicato: 23/04/2022 17:38

Terribile femminicidio a Rimini, dove un uomo di 62 anni ha accoltellato la moglie e poi si è consegnato alla Questura. In casa con loro erano presenti anche i nipotini. In passato, l’uomo era già stato denunciato per maltrattamenti.

Accoltella la moglie e si costituisce in Questura: agghiacciante femminicidio a Rimini

La tragedia è avvenuta nella serata di venerdì 22 aprile a Viserba di Rimini. “Ho ucciso mia moglie, se andate a casa trovate il suo corpo” ha detto l’uomo presentandosi in Questura. Nell’appartamento della figlia della coppia, i Carabinieri hanno ritrovato il corpo della moglie del 62enne, martoriato da numerose ferite provocate da un’arma da taglio. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, non è stato possibile fare nulla per salvarla. La coltellata fatale che potrebbe aver ucciso la donna sarebbe stata quella alla gola. Nella casa con loro c’erano anche i nipotini, che però non hanno assistito al brutale omicidio perché in quel momento si trovavano in un’altra stanza, forse addormentati. Secondo i primi dettagli emersi, l’uomo aveva un disturbo certificato da sindrome ansiosa bipolare ed era quindi seguito dal servizio di igiene mentale dell’Ausl.

L’uomo che ha accoltellato la moglie era già stato denunciato in passato

Le prime ricostruzioni avrebbero stabilito che l’uomo si è scagliato contro la moglie dopo un litigio, in seguito alla convinzione che lei lo stesse tradendo. La donna avrebbe quindi cercato di rifugiarsi in cucina, ma sarebbe stata raggiunta e colpita a morte con un coltello a serramanico. A carico del 62enne ci sarebbe già un fascicolo per maltrattamenti in famiglia e la moglie lo avrebbe già denunciato in passato, preoccupata per il suo comportamento. La donna aveva già richiesto l’intervento dei carabinieri e dell’ambulanza a inizio anno, sporgendo poi denuncia a fine febbraio. Per gli inquirenti, la donna avrebbe scelto di non essere trasferita in una casa protetta perché viveva sullo stesso pianerottolo della figlia e quindi si sarebbe sentita al sicuro. Conviveva con il marito da più di 40 anni. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza e, in seguito all’interrogatorio avvenuto durante la notte, si trova ora in carcere a Rimini.